Corvino spiega: "Giampaolo dopo Gotti? Ecco perché l'ho scelto"
Durante un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il direttore dell'area tecnica giallorossa ha parlato del metodo di scouting e del cambio allenatore
Su Dorgu
Ha le stimmate del campione. Non gli manca nulla.
Il metodo di scouting di Corvino
C’è chi vede e chi intravede. La differenza è tutta qui. E per trovare del buono bisogna viaggiare tanto.
Il direttore dei giallorossi, rivela poi di non aver smesso completamente di viaggiare, ma spiega di avere una squadra di scout a cui si affida:
Ho una squadra di scout. Beh, non proprio una squadra. Ne ho due che lavorano da casa. Limito la dispersione di denaro e energie. Ne ho uno per la prima squadra e uno per il settore giovanile.
Pochi, ma buoni. Fabrizio Bertuzzi, pavese, con me da dodici anni, e Fabio Piluso, calabrese, che è qui da tre. Ragazzi meravigliosi che mi sopportano e supportano.
Perché scegliere Giampaolo dopo Gotti?
Adoro gli allenatori che lavorano molto fuori e dentro il campo, e per tantissime ore al giorno. Giampaolo ha una visione e idee nelle quali mi riconosco, e non lascia nulla al caso.
Per lui esiste anche la sede. Conosce la realtà nella quale opera, siamo al terzo anno consecutivo di permanenza in A, il più duro. Noi tutti, a partire dal presidente, un entusiasta, sappiamo che dobbiamo fare i conti con la nostra dimensione e con la sostenibilità.