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L'approdo in Prima squadra

L'anno successivo Dorgu venne ritenuto pronto per la prima squadra giocando inizialmente come terzino sinistro prevalentemente come riserva di Antonino Gallo. Inizialmente il talento danese giocò sprazzi di partita, ma nell'era D'Aversa ce ne fu una in particolare che i tifosi dimenticheranno difficilmente. 

Quella partita contro la Fiorentina in un momento difficilissimo della squadra di D'Aversa fu un qualcosa di magico. Il danese in quella partita giocò quindici minuti, quelli finali, ma furono abbastanza per lasciare il segno. 

Sotto di due reti a uno in pieno recupero, i giallorossi riuscirono prima a pareggiare e poi, proprio con Dorgu, a mettere a segno la rete del definitivo tre a due.

Con l'avvento di Gotti, il talento offensivo del danese esplose grazie al suo spostamento in una zona avanzata del campo. Non più come terzino ma come esterno sinistro. L'accoppiata Gallo-Dorgu a sinistra era micidiale ed il danese segnò anche un'ulteriore rete contro il Sassuolo. 

Il secondo anno in Prima squadra

Conquistata la salvezza, arriviamo a quest'anno. In questa stagione Dorgu ha mostrato sprazzi di dominanza, riuscendo a garantire al Lecce punti fondamentali grazie ai suoi gol nonostante un inizio di stagione non particolarmente brillante. 

Decisivi sono stati i suoi gol contro Venezia e Verona, ad esempio. Un giocatore predestinato, che in questa stagione ha trovato anche il primo gol in Nazionale al debutto.

Partendo dalla Primavera giallorossa, ora il calciatore si appresta a calcare grandi palcoscenici internazionali in quel di Manchester. Come scritto dal Lecce sui propri social: “Rendici fieri”

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