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Durante l'odierna conferenza stampa di fine calciomercato di riparazione, il presidente giallorosso Sticchi Damiani ha chiarito alcune questioni sorte nell'ultimo periodo sul bilancio e non solo. 

Il presidente del Lecce ha parlato anche di come sia difficile fare calcio in una realtà come quella salentina, e di come l'iniziale impegno dei soci di ventisei milioni non rappresenti la normalità. Per spiegare ciò, ha fatto anche un esempio pratico.

Le parole del presidente

Se il tifoso sogna un club che cresce, cresce diventando sempre più un'azienda che genera ricavi, e investe quei ricavi. Il calcio funziona così. Il calcio quello virtuoso, sano. Se c'è un club preso in Serie C come il nostro c'è una proprietà che decide di fare un sacrificio. Noi abbiamo messo 26 milioni ed abbiamo fatto una scalata fino alla Serie A. 

sticchi damiani

Come si fa calcio? C'è una proprietà che decide di fare un regalo al proprio territorio, e noi dieci anni fa lo abbiamo fatto. Io, Corrado, Silvia, Dario, Alessandro, Pascal, Barbetta. E sono tanti, perché 26 milioni messi da professionisti, sono tanti. Anni fa andammo alla Confindustria che ha chiamato a raccolta tutte le imprese del territorio per sponsorizzarci. Denaro raccolto, 27 mila euro.

Quest'anno con la Camera di Commercio che ci sostiene come istituzione, e va ringraziata, ha chiamato a raccolta tutte le imprese per prendere uno Sky Box che vale 50 mila euro per gestirlo come Camera di Commercio? Non sono riusciti a comprarlo.

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