Non solo Sinner: il 2024 stellare del tennis italiano
La stagione tennistica di quest’anno è stata ricca di soddisfazioni per l’Italia: da Musetti a Nardi, andiamo alla scoperta del percorso e dei risultati dei nostri giocatori
Nelle Avventure letterarie di un giorno, l’intellettuale romantico Pietro Borsieri sostiene che “non si può chiamar fiorente la coltura di una nazione quando ella vanta soltanto qualche grande scrittore; ma bensì quando, oltre i rari ottimi, ella ne possiede molti buoni, mediocri moltissimi, cattivi pochi […]”.
Applicata al tennis italiano dei giorni nostri, la definizione di Borsieri calzerebbe come calza sul busto di Jannik Sinner la bellissima maglietta d’allenamento “volpina” realizzata da Nike per lui in edizione speciale in occasione dello Shangai Masters 2024, andata a ruba, com’era prevedibile, in pochissimo tempo. Vanno però fatti dei piccoli ritocchi: tennisti cattivi, in questo periodo sportivo-culturale così prelibato in Italia per lo sport della racchetta più famoso, non sembrano essercene; o meglio: nulla permetterebbe di pensare che un tennista italiano, ora come ora, sia a priori da relegare nel contenitore degli scarsi; gode della stessa natura interlocutoria anche il recipiente dei tennisti mediocri; è colmo fino all’orlo quello dei tennisti buoni; è riempito da un solo elemento quello dei tennisti grandi, ma la sua grandezza è tale da romperne le pareti. È chiaro anche ai poco avvezzi alle vicende tennistiche nostrane chi è il fuoriclasse di cui stiamo parlando: Jannik Sinner, il tennista italiano più forte di sempre per risultati, bellezza del gioco e classe naturale. Sì, classe: un grande sportivo non può definirsi tale se fuori dal campo si lancia in comportamenti assai lontani da quelli che ostenta sul rettangolo di gioco.
Ma il 2024 del tennis italiano è speciale proprio perché a prenderne parte non sono epigoni di Sinner, ma altrettanti protagonisti a modo loro, dei quali Borsieri sarebbe certamente fiero. La costellazione di giovani promesse (e promesse ormai mantenute, o ritrovate, o sulla strada per ritrovarsi) è talmente vasta che sarebbe troppo lungo osservarla tutta, per cui ci limitiamo a ripercorrere l’anno magico delle stelle italiane che brillano nei primi 100 posti dell’attuale ranking ATP (la classifica è aggiornata alla settimana dal 14 al 20 ottobre; il calendario prevede ancora cinque ATP 250, due ATP 500, il Masters 1000 di Parigi-Bercy, la fase finale della Coppa Davis, le ATP Finals e le Next Gen ATP Finals).