Primavera, dal sogno Playoff alla paura Playout: cosa sta succedendo?

Molti giocatori non performano più

Nel momento in cui si scrive e con le altre squadre che devono ancora giocare, la distanza dai playout è di sette lunghezze. Quella dai playoff, dodici.

In queste cinque partite abbiamo visto perdersi un po' dei giocatori che ad inizio stagione stavano facendo le fortune della squadra: da Bertolucci a Gorter, passando per i due esterni difensivi Addo e Ubani. Delle Monache, dal canto suo, ci prova sempre ed è uno di quelli che si impegnano maggiormente. 

Bertolucci in particolare sembra essere sempre avulso dal gioco. Lotta tanto in mezzo al campo, fa tanto lavoro sporco e prova sempre a girare palla sugli esterni, ma viene servito poco e quando la squadra riesce a servirlo, non è abbastanza lucido per insaccare in rete. 

Anche Gorter sta soffrendo, non riuscendo più a mostrarsi efficace in entrambe le fasi di gioco. Prima era paragonabile ad un “mini-Hjulmand”, ma nelle ultime uscite è lontano parente dell'Olaf Gorter visto ad inizio stagione.

Anche Addo non sembra essere incisivo come durante le prime partite. Spinge poco e commette spesso qualche errore di troppo.

Problemi difensivi

Difensivamente parlando, potrebbe pesare l'assenza prolungata di Esposito, impegnato con la sua nazionale, ma anche quella di Pehlivanov. La coppia di centrali titolare non gioca insieme da sette partite, con il solo Pehlivanov a disposizione di Scurto che tuttavia nelle ultime sette gare lo ha potuto inserire solo una volta.

L'inserimento di Scott nelle ultime due partite, di cui si dice un gran bene, non ha mostrato niente di nuovo. Qualche errore il nuovo acquisto del Lecce lo ha commesso, ma ci sta, fa parte del percorso di crescita.

C'è da dire una cosa. Del Lecce che ha vinto lo scudetto non ci è rimasto più nulla, e come giusto che sia, si è ripartiti con un nuovo ciclo: un nuovo allenatore e tanti ragazzi promettenti. La Primavera è un percorso di crescita. 

Un percorso che i ragazzi di Scurto, e Scurto stesso, stanno affrontando. Il momento di crisi, a questi livelli, ci sta, ed è essenziale per il percorso di formazione di questi ragazzi.