Gomis a 360°: "La mia vita tra alcool e droghe. Parlai con SSD e mi disse..."
La sua intervista a OCW Sport
Il confronto con Sticchi Damiani
Parlai con Sticchi Damiani e la moglie si mise a piangere. Il presidente mi chiese perchè non ne avevo parlato, perchè in questo modo mi avrebbero aiutato. Adesso mi ha anche invitato a tenere delle conferenze con i ragazzi del settore giovanile sul tema. Ma anche in quel caso, non potevo chiedere aiuto, perchè era come dare un segno di debolezza.
La sensazione di aver perso tutto e la terapia utilizzata nel centro
Ho realizzato di aver perso tutto a livello sentimentale quando ero al centro. Dopo 4/5 mesi ho riacquisito un pò di lucidità e ho capito tutto. Non parlavo con mio fratello da tre anni. Non parlavo con la mia famiglia e nemmeno con i miei amici, ma sui social mettevo foto dove ero felice. Quando sono arrivato in centro mi ha aiutato molto la mia esperienza da sportivo, perchè ero consapevole di avere un problema.
Sono stato dipendente più dall'alcool, perchè l'ho bevuta per un periodo tale che mi sentivo male se non ne facevo uso. In comunità ho iniziato con un periodo di astinenza, in cui quando mi svegliavo impazzivo. Dopo inizia la fase di “sauna”, dove con delle vitamine ti sdradicano le tonsine che rilascia l'alcool nel corpo, ripuledontelo. Infine fai delle lezioni in classe dove capisci quello che hai fatto e il danno che hai commesso anche a chi è vicino a te. In quel momento ho capito davvero cosa ho combinato.
Il riavvicinamento con la figlia
Una volta uscito da questo “tunnel” il problema principale era rivedere mia figlia. Avevo tantissima paura, perchè parlo di lei sempre con tanto amore, ma sono il primo che le ha fatto male: la bambina è cresciuta con un padre assente. Adesso posso starci anche un'ora con lei, ma si tratta tutto della qualità del tempo che le dedichi: quando sto con lei lascio da parte il telefono e penso solo a lei, prima invece no.