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Abodi sulla Legge Melandri

Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in audizione ques'oggi presso la commissione Cultura al Senato.

Entro la fine dell'anno, al netto dell'impatto sulla finanziaria, cercherò di elaborare i dpcm e una bozza su una nuova Meladri, sapendo che le elezioni federali si dovrebbero celebrare nel gennaio 2025.

L'obiettivo è rendere il sistema credibile mettendo in relazione competitività - non solo delle squadre, ma quella dell'allargamento della base sportiva dedicata al calcio - e sostenibilità. C'è una visione comune di come dovrebbe svilupparsi il sistema calcistico, un settore che deve consolidare i suoi profili di credibilità e reputazione, oltre agli aspetti competitivi a livello industriale.

Abodi, poi, sul tema delle rappresentanze ha preso atto: 

Della necessità di trovare equilibri che non solo rappresentino la capacità di apporto economico, ma anche sportivo. La serie A ridistribuisce ogni anno circa 130 milioni alle altre categorie: vedremo come questa percentuale si comporrà dopo la riformulazione della nuova norma sui diritti audiovisivi e sulla mutualità di sistema. 

Entro la fine dell'anno cercherò di elaborare una bozza, che sarà oggetto di confronto parlamentare, della nuova legge Melandri. Poi, sulle proposte per riformare il calcio italiano, il ministro sottolinea la volontà di "tutelare il vivaio nazionale, incentivando le società che investono sul vivaio dando opportunità di crescita al talento giovanile per consacrarsi anche a livello di nazionale.

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