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Lo spagnolo entra di diritto nella Hall of Fame del tennis di tutti i tempi con un palmares da paura: 22 titoli del Grande Slam, di cui 14 (!) titoli al Roland Garros, che lo rendono senza dubbio il più forte tennista di sempre sulla terra rossa; 36 ATP Masters 1000, di cui 10 titoli a Roma e 9 a Montecarlo; 5 Coppe Davis con la Spagna; 1 oro olimpico a Pechino 2008 nel singolare e 1 oro olimpico a Rio nel 2016 nel doppio. Mancherebbe all’appello solo il titolo delle ATP Tour Finals, ma questa mancanza non sminuisce il suo valore, anzi: un tratto del campione è anche il saper mostrare e dimostrare che l’imperfezione è parte inamovibile della natura umana.

Rafa Nadal

Nadal tornerà sul campo dal 16 al 19 ottobre nel torneo-esibizione in Arabia Saudita del Six Kings Slam, probabilmente l'ultima chance di vederlo gareggiare contro i più forti del mondo, tra cui, in primis, Novak Djokovic, con il quale ha perso duramente nell’ultimo confronto alle Olimpiadi di Parigi 2024. La Coppa Davis, che si terrà a Malaga dal 19 al 24 novembre, sarà più che altro il palcoscenico dell’ultimo saluto piuttosto che l’arena dell’ultima, appassionante battaglia: sono tanti i giovani “matadores” spagnoli che sperano di rappresentare la propria nazione con il vigore e il fisico che Rafa ormai ha perso. 

Ma mai dire mai con il mancino di Manacor: vederlo trionfare da protagonista a Malaga è forse meno assurdo dell’incredibile rimonta che Nadal è riuscito clamorosamente a costruire nella finale degli Australian Open del 2022 ai danni del russo Daniil Medvedev.

Insomma, Rafa non muore veramente mai e dobbiamo aspettarci di tutto da lui nel grande ballo finale. Intanto, noi prepariamo i fazzoletti.

 

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