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Un bilancio sul percorso effettuato

Credo di aver fatto il mio e di essere a posto con la coscienza. Sicuramente sono stati fatti degli errori, da parte mia e di qualcun altro, da chi ha allestito la squadra. Bisogna capire che dietro tutto questo ci sono numeri importanti a livello economico e tanta gente che ci lavora. Ho un lavoro che mi impegna tanto, ho una famiglia. 

 

Negli ultimi 14 anni ho cambiato il mio stile di vita per il calcio. Ho investito tanti soldi e non vedersi un minimo di riconoscenza fa male. Qui non c’è nessun business da gestire, i ricavi sono minimi. Tutto quello che si fa, bisogna metterlo di tasca propria o con gli sponsor. Se questo non viene capito e non si ritrova il senso della dimensione, si rivelerà un problema per il futuro.

 

Il futuro del settore giovanile

La cosa che mi dispiace di più è il settore giovanile. La prima squadra ha solo due giocatori con un biennale, il resto ha un annuale. Se non ci dovesse essere una nuova proprietà, lavorerò per dare continuità al settore giovanile. Domenica mi ha fatto piacere l’esordio di Albano, prodotto del settore giovanile. È entrato molto bene. Ne abbiamo tanti di giovani interessanti da valorizzare.

 

Infine, il presidente si è lasciato andare anche a qualche frecciatina nei confronti della Lega Pro e di alcuni comportamenti nei cosiddetti “piani alti”.

Sono molto deluso dalle istituzioni calcistiche. Quello che è successo in Serie C quest’anno non doveva succedere. Quello che sta avvenendo è a danno delle società serie, che hanno sempre investito e fatto le cose per bene”

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