Cacia: "Lecce col morale alto. Sarà un incontro divertente perché.."
Le parole del doppio ex a La Gazzetta del Mezzogiorno
Sugli attaccanti
Per i giallorossi è scontato indicare Nikola Krstovic. Il montenegrino è forte, conclude abilmente sia di piede che di testa, vede la porta, sta crescendo ed il credo calcistico di Giampaolo lo sta aiutando a dare il meglio.
Con maggiore freddezza sotto porta segnerebbe più gol e prima o poi lo farà perché è un ragazzo che vuole arrivare. I rossoblù dispongono di un pacchetto avanzato di spessore. Sarà assente Jens Odgaard e probabilmente pure Riccardo Orsolini, ma Benjamin Dominguez salta l’uomo come pochi, Dan Ndoye è veloce e Santiago Castro oramai ha preso le misure al campionato italiano.
La retroguardia del Lecce dovrà essere attentissima ed evitare gli errori, anche perché la manovra organizzata da Italiano prevede gli inserimenti dei tanti incursori sui quali può contare.
Sul piano della qualità complessiva è scontato che il Bologna, che si è cimentato in Champions, abbia più frecce al proprio arco.
Sul fattore campo
I salentini sono seguitissimi ed al “Via del Mare” possono contare sempre sullo stadio stracolmo.
La passione dei tifosi ed il loro calore è un’arma in più perché galvanizza chi scende in campo sapendo di potere contare sulla spinta di un pubblico che incita per tutto il match ed anche oltre. So per esperienza cosa significhi.
La lotta salvezza
La bagarre è avvincente. Già da alcune stagioni i team coinvolti nella corsa-permanenza sono almeno sette o otto. L’unica squadra che mi sembra in netta difficoltà è quella brianzola. Non tanto perché è in coda ed è staccata, ma soprattutto perché non riesce a fare risultato, stenta a reagire.
I biancorossi sono in affanno dall’inizio del torneo. Il Venezia, penultimo, non mollerà facilmente in quanto esprime un buon calcio e strappa qualche punticino.
Per le altre ci sarà da sgomitare e da soffrire sino alle battute conclusive. Per restare aggrappati alla categoria bisognerà tirare fuori le unghie.