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A Torino, contro i granata, il Lecce ha dato seguito alla prestazione vista al Via del Mare prima della sosta, contro il Cagliari. Intensità, consapevolezza e maturità, nonostante la giovane età di molti ed un gruppo nuovo. Nonostante l'assenza di due titolari come Dorgu e Banda.
Gotti ha dimostrato di avere un organico tale da poter sopperire anche a questo, mantenendo le caratteristiche citate e facendolo in scioltezza.
 

Il Lecce ha stupito in Piemonte, in pochi si aspettavano che i salentini sarebbero andati a casa di una delle squadre più in forma di questo avvio di campionato e dettare legge. Perchè onestamente è questo ciò che ha fatto. Tanti i tiri verso la porta e nello specchio della stessa, molte le occasioni non concretizzatesi per pochissimo, nessun tiro degli avversari ha impensierito Falcone, rimasto praticamente inoperoso.
 

Ma alla fine cosa c'è di stonato nella prestazione offerta dai giallorossi? Niente! Nella prestazione nulla, ma nel risultato si. Non ci saremmo mai aspettati di dover commentare che un punto preso fuori casa a Torino sarebbe stato poco. E' così. Il Lecce avrebbe meritato ampiamente la vittoria se fosse stato più preciso, più “cattivo”, se Savic non avesse sfoderato almeno due interventi prodigiosi sulle conclusioni a colpo sicuro di Krstovic e se la punta montenegrina fosse stato un po' più preciso in quelle in cui neanche il portierone granata sarebbe mai arrivato.

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