L'ex Lecce Lys Gomis si racconta a La Stampa: dalle droghe al ritorno alla vita
Una storia con un lieto fine per l'ex portiere di Lecce e Torino che, a causa di un grave infortunio, ha vissuto una fase di depressione intensa
Il punto di non ritorno e la rinascita
“Nascondevo il problema con semplicità”, continua poi il classe '89, che dopo il calcio ha avviato una carriera da osservatore. Poi, il punto di non ritorno.
Una mattina ho guardato lo specchio e la figura che vedevo riflessa non ero io. Nessuna emozione, apatia completa.
Da qui la ripresa. Dall'inizio del 2024 un graduale ritorno del calciatore alla vita. “Prima sono andato al Sert” dice, ma la paura di diventare dipendente dai farmaci lo hanno portato a chiedere un ulteriore aiuto che lo ha portato ad una struttura che si occupa di recupero dalle tossicodipendenze, a Villafranca d'Asti.
Tantissime sedute lavorando su di me, il mio stile di vita e l’ambiente con cui mi devo confrontare. Ho amato la fase degli alti e bassi, le persone con cui vivo, ma partendo sempre dal fatto che il problema ero io, non gli altri. I
n quei cinque mesi ho pianto di nuovo. Con coraggio ho chiesto scusa a tutti coloro che ho ferito. E sono rinato.
Ora l'ex portiere continuerà a fare prevenzione e scriverà un libro che dedicherà alla madre, felice del fatto di aver ritrovato la serenità persa nel tempo, e come conclude lui: “ora ci godiamo il panorama”.