Troppi infortuni in serie A: cosa sta succedendo e come intervenire
Secondo una statistica pubblicata dal quotidiano "La Stampa" quest'anno il numero degli infortuni è aumentato del 22% rispetto all'anno scorso
I problemi dietro ai troppi infortuni muscolari
Sempre più spesso si parla di giocatori che vengono spremuti troppo e che giocano troppe partite. A tal proposito, sono sempre di più i giocatori di caratura internazionale che minacciano uno sciopero pervia delle troppe partite. Secondo il sito de la Stampa, infatti, quest'anno gli infortuni sono aumentati del 22% rispetto all'anno scorso. Ma è veramente tutta colpa delle troppe partite giocate?
Più partite= più introiti
L'elevato numero di partite è visto dai giocatori solo come un problema. D'altro canto, un maggior numero di match giocati porta ad un maggior ingresso di denaro, e se giocatori di caratura internazionale come Mbappè o Haaland hanno uno stipendio a 7 cifre è anche per le troppe partite che si giocano.
Troppi pochi allenamenti come si deve
L'infortunistica nel calcio è un problema costante e in crescita. Si fa fatica a ridurre e a contenere questi incidenti, da quelli meno importanti come le lesioni ai più gravi come gli infortuni articolari. Il calcio soffre di due-tre situazioni veramente difficili, in primis la densità delle partite. Abbiamo calciatori che giocano tutto l'anno, anche due volte a settimana per lunghi periodi. Ma non è sufficiente dire si gioca troppo. Bisogna dire si gioca troppo e ci si allena poco. Le qualità che deve avere un giocatore come la forza, l'alta velocità e resistenza sono difficili da inserire nel piano di un ciclo settimanale di una squadra di calcio. Si arriva ad avere 240-250 allenamenti nel corso della stagione di cui solo il 25% sono veramente allenanti. E questa è tra le cause prevalenti di infortunio.
Queste sono le parole di Piero Volpi, storico medico sociale dell'Inter, che ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io sport su rai radio 1. Quest'anno la squadra neroazzurra, che in Italia probabilmente giocherà più partite di tutte, arriverà a giocare tra le 65 e le 70 partite. Un fattore decisivo è anche la grande quantità di giocatori che nella pausa per le nazionali devono affrontare viaggi lunghissimi per giocare partite molto spesso di poco valore, come la Nations League. Un tema molto importante che il dott. Volpi sottolinea è proprio il numero degli allenamenti che sono veramente allenanti, ossia circa il 25%, una percentuale troppo bassa per un carico di lavoro così importante. Uno degli aspetti più importanti diventa quindi la gestione della rosa e un ottima preparazione, cosa che molto spesso invece non avviene.