Marini a PL Talk: "Sembra che i giocatori siano molli, che facciano il compitino. Ci vuole intensità"

Le parole del giornalista di Pianeta Lecce in diretta su Twitch
Sulla lotta salvezza
Il fatto che abbiamo perso la partita ci rendeva parte interessata anche dei risultati delle dirette concorrenti. Una ha pareggiato, l'altra ha perso. Il Cagliari ha perso. Stasera vedremo il Verona.
Direi che è una giornata interlocutoria nonostante la nostra sconfitta. E' lungo il campionato ancora, non faccio calcoli e non faccio conti. Evito di farli perché so perfettamente che si può vincere con chiunque e perdere con chiunque anche inaspettatamente.
Purtroppo c'è il fatto che quando una squadra lotta per non retrocedere è sempre soggetta a queste montagne russe, alti e bassi continui che non ci devono spaventare. Ora vediamo se il nostro è una calo di condizione fisiologico, oppure sono state partite interpretate male.
Col Milan ne avremo la riprova nonostante sulla carta non ci sia paragone tra noi e loro, però io sono convinto che questo Lecce al completo, se inizia a disputare queste partite con cattiveria agonistica, con fisicità e intensità, può mettere in difficoltà chiunque.

Sulle concorrenti salvezza
Che idea mi sono fatto? Due l'abbiamo battute 3 a 1 un mesetto fa a casa loro, con l'altra abbiamo perso 4 a 1. Quella è stata una partita inspiegabile ancora oggi, quella di Cagliari. Como diciamo che ha una rosa che qualitativamente forse è più forte di quella della Fiorentina, non lo considero.
Bisogna capire di che Lecce dobbiamo parlare. Dobbiamo parlare del Lecce che abbiamo visto in parte contro l'Udinese e a Firenze? O vogliamo parlare del Lecce che abbiamo visto col Bologna o con il Monza, in cui i loro portieri sono stati i migliori in campo, o quello visto ad Empoli e Parma?
Perché il Lecce è tutte queste cose, non soltanto il Lecce dell'altro ieri. Può giocarsela e vincere contro le dirette concorrenti, praticamente quasi tutte, ma è anche la squadra che ti può fare le partite in cui non tira in porta perché gioca un po' a piacersi, a passare questa palla, un po' con tutti gli uomini con le spalle rivolte verso la porta avversaria e mai minacciosi o che vogliono andare ad offendere.
Li vedo più preoccupati nello svolgere il compitino che vuole Giampaolo, piuttosto che cattivi. Il Lecce ha perso la sua identità, il suo DNA. L'identità del Lecce, quella a cui ci dobbiamo ispirare e che ci ha salvato nelle ultime due stagioni, è quella di fare intensità, dobbiamo ritrovarla.
Giampaolo deve capire che quanto più abbassiamo i ritmi, tanto più avvantaggiamo gli avversari, perché qualitativamente sono probabilmente più forti di noi dal punto di vista tecnico. Noi i ritmi li dobbiamo alzare, non abbassare.
La perdita di tempo del passaggio per cercare l'imbucata, fatta per tutta la partita, ha un lato positivo che ti consente di acquisire autostima nel momento in cui ci riesci, ma molti lati negativi nel momento in cui non ci riesci.
E' quindi, ci sono momenti di partita e squadre contro cui giocare in un modo, o altre che devi affrontare col coltello tra i denti, e dell'intensità non si deve mai fare a meno. Mai.
Se ricominceremo a giocare per la durata della partita, anche ammettendo le giuste pause fisiologiche, sempre al 100% non si può andare, con l'intensità che ci contraddistingue, avremo risultati e soddisfazioni. Se cominciamo a fare quelli con la puzza sotto al naso che venendo da tre risultati consecutivi, cominciamo a specchiarci, pigliamo mazzate anche da squadre come la Fiorentina che non sono al top.