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Il difensore francese Gaby Jean ha rilasciato un'intervista al giornale francese Le Dauphine Libéré, dove ha raccontato di come sta vivendo la sua esperienza nel Lecce

Sulla prossima partita contro l'Inter

Venendo qui sapevo che c’erano tanti grandi club storici. L'Inter è stata davvero la migliore nelle ultime stagioni. È magnifico ma non c'è così tanta apprensione. Davanti c'è una grande squadra e ci sarà voglia di fare bene in una partita che sarà seguita tantissimo visto quanto è sacro il calcio in Italia. Ecco, è davvero pazzesco quando affronti i grandi. 

Sulla titolarità

Mi sento bene. Da quando è arrivato il nuovo allenatore (Marco Giampaolo, ndr) sto giocando tante partite. Tatticamente è molto diverso dalla Francia ma anche da Annecy. Abbiamo dovuto adattarci. Non è meno tattico che in Francia, ma è un po' più individualista, con più marcature individuali. 

gotti

Penso che avrei meritato di arrivare prima in squadra con l'ex allenatore (Luca Gotti, ndr) ma ha cambiato pochissimo il suo undici. Mi sono impegnato in tutti gli allenamenti ma sapevo che dovevo essere paziente. 

Ero appena arrivato, non avevo fatto la preparazione, anche questo andava messo in conto. Il nuovo allenatore è arrivato con le sue idee che mi valorizzano. Mi ha permesso di mostrarmi. 

Il suo esordio partendo dalla panchina

Non mi ha dato fastidio perché, tranne che ad Annecy, non ho mai giocato dall'inizio. Anche a Montceau, qualche volta mi sono ritrovato in questa situazione. La cosa più difficile è stata l'adattamento a un nuovo stile di gioco, ma mi ha insegnato molto e continuo a imparare molto. 

È un calcio più istintivo mentre io sono una persona molto riflessiva, che analizza costantemente quello che succede. Questa è stata la cosa in cui dovevo evolvermi di più. 

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