Messaggi non troppo velati: "Vi meritate di fallire come Brindisi, Foggia, Taranto"

In una piazza divisa a causa del momento difficile della squadra, tanti sono i tifosi che difendono il lavoro fatto negli anni dal presidente e da questa società
Quella di ieri è stata una partita ha portato in dote un punto ma anche tanta rabbia e frustrazione venute fuori al momento del fischio finale. La contestazione della nord ed i fischi dell'intero stadio rivolti ai giallorossi non sono di certo passati inosservati, come non lo è stato nemmeno il battibecco tra il presidente giallorosso Saverio Sticchi Damiani ed un tifoso presente in tribuna ovest.
Qui a Lecce, come ad Empoli, si contestano società che con le poche risorse a disposizione riescono comunque a confrontarsi con compagini di livello mondiale, stra-indebitate o con veri e propri miliardari alle spalle.

Una tifoseria spaccata
Una situazione, quella in casa Lecce, che è ben presto degenerata anche sui social, denotando una spaccatura vera e propria tra chi contesta squadra e società, e chi invece la difende, ricordando i tanti successi della gestione Sticchi Damiani.
Chi vuole contestare, è libero di farlo. Chi non è contento dei risultati della squadra (chi lo è dopo una serie di risultati negativi?), chi non ha visto impegno, chi ha paura, è giusto che faccia quello che ritiene più opportuno. Ma è anche giusto ricordare, nel momento più duro del nostro campionato, quanto questa società abbia dato a questi colori ed a questa città, quando prima c'erano solo macerie.
Da quelle macerie si è ricostruito, colorando di nuovo la città di giallorosso, vedendo ancora una volta i bambini emozionarsi per il Lecce e non per le famose “strisciate del nord”, creando un futuro che prima sembrava essere tutt'altro che roseo. E se i tifosi sono la parte più importante del calcio, certamente in questo contesto lo è anche un presidente ed una società lungimiranti.