Di Michele: "La Roma avrebbe preferito evitare la sosta. Per il Lecce partita stimolante"

L'ex attaccante giallorosso ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno dove ha parlato del momento dei giallorossi
L'ex attaccante giallorosso David Di Michele ha concesso un'intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno. Il classe '76 nel Lecce ha giocato tre stagioni, una in Serie B e due in Serie A, collezionando un totale di 22 reti, una promozione ed una salvezza. Ecco le sue parole.
Partita complicata
Quando mancano nove turni alla conclusione, gli incontri sono tutti difficili, ma lo sono per il Lecce come per i rivali.
Se i salentini batteranno i capitolini compiranno un balzo quasi decisivo verso la permanenza ma, considerato il valore dello schieramento diretto da Ranieri, anche un pareggio non sarebbe da disprezzare. La cosa certa è che Falcone e compagni devono crederci.
Del resto, la partita è assai stimolante. Quando si affrontano compagini più forti sul piano della qualità tecnica bisogna correre di più, metterci maggiore intensità, tanto agonismo e la massima attenzione. Tutte caratteristiche che non possono mancare a chi lotta per la permanenza.

Che partita sarà tra Lecce e Roma?
Quella capitolina è una formazione sorniona, che a centrocampo ed in difesa non dispone di grandi “corridori”. Non è spregiudicata. Penso che si affiderà al palleggio e tenterà di stanare i salentini, “chiamandoli” in avanti, onde avere maggiori spazi per colpire.
L'undici allenato da Giampaolo dovrà essere molto accorto, equilibrato. Sarà importante provare a pungere senza prestare il fianco alle sortite di Paredes e soci. L'altro tema sarà quello delle palle inattive.
Ranieri vanta calciatori abilissimi a sfruttarle ed avrà di fronte un collettivo che soffre su calci piazzati e corner. Sono certo che il Lecce abbia lavorato e continuerà a lavorare molto da questo punto di vista, nell'ottica della sfida di sabato.
Dalla sosta linfa vitale
La Roma era in palla ed avrebbe preferito senz'altro evitare di fermarsi. Il Lecce, che stava vivendo un periodo delicato, potrebbe trarre nuova linfa vitale dalla sosta. Ma non esiste una regola in tal senso. Tradizionalmente si dice che i match in programma dopo simili interruzioni siano più difficili da decifrare.