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Nella serata di ieri, nella consueta puntata domenicale di Open VAR, è stata fatta chiarezza sugli audio tra VAR, AVAR e Bonacina ed è stato confermato dall'AIA che il rigore ai danni del Lecce non dovesse essere assegnato. Bene, tutto terminato. L'AIA ha ammesso l'errore ed ora siamo tutti più felici e contenti…ma non è così. 

Ovviamente, alla rabbia per la partita persa si aggiunge anche quella relativa alla certezza di aver subito un torto arbitrale a tutti gli effetti, confermato dalla stessa Associazione Italiana Arbitri. Come si suol dire, oltre al danno, la beffa. E che beffa.

Gli auspici della piazza

I tifosi giallorossi infatti, come di consueto, si sono scatenati sui social, mostrando tutta la loro rabbia e la loro frustrazione per quanto accaduto. 

E non potrebbe essere altrimenti: “Brutta mazzata”, si legge. “Comunque perché i punti non tornano indietro, gli Orrori arbitrali a Lecce e Parma ci hanno dato una brutta mazzata in termini di classifica. Purtroppo non è una novità dover lottare anche contro questo tipo di ingiustizie, l'auspicio è che la squadra trasformi questa rabbia in benzina agonistica per le prossime partite”.

Questo auspicio, in effetti, è ripreso anche da un altro utente, che dice di aspettarsi “Che la Nostra Squadra prenda coscienza di ciò che è il nostro campionato che non c'è solo l'avversario di campo, da sempre, bisogna avere tanta rabbia agonistica e scaricarla in campo, il famoso sangue negli occhi. 💛❤️".

lecce-udinese ndri

Avere ragione, ma a che prezzo?

La maggior parte però, sono concordi del fatto che, a parte l'aver avuto ragione, alla fine si rimane con nulla in mano: “Alla fine della storia rimane il fatto che i punti persi non tornano indietro”, scrive un utente. 

E quindi? Al danno la beffa! I punti non tornano indietro", si legge ancora. C'è chi si chiede giustamente come questo torto arbitrale possa essere in qualche modo ripagato: “Compenseranno inventandosi qualcosa a nostro favore?”.

Qualcuno nota un dettaglio non da poco, e che contraddistingue, purtroppo, il calcio moderno: ""E' rimasto a terra". Fantastico, ormai le sceneggiate dei giocatori che stramazzano al suolo sbattendo la mano sul campo di gioco come trafitti rimanendo a tempo indeterminato per terra con l'UNICO scopo di richiamare l'attenzione del VAR". 

Insomma, la piazza ribolle, si sente ingannata e beffata. Ma che ciò possa servire in qualche modo a compattare l'ambiente?

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