Perchè Patrick Dorgu farebbe bene a restare un altro anno al Lecce
Il terzino danese potrebbe consacrarsi definitivamente nella prossima stagione
Napoli, Roma, Milan e Juventus soltanto in Italia. Rumors, sondaggi, voci ed interessamenti, per adesso nulla di più ma non si finisce sul taccuino di alcune big del nostro calcio per caso.
Stiamo parlando di Patrick Dorgu, talento non ancora 20enne scovato da Corvino in Danimarca ad una cifra irrisoria ed ora apprezzato da mezza Serie A.
In questo articolo oggi cercheremo di spiegarvi perché, a parer nostro, il terzino danese debba rimanere un altro anno con il Lecce. Non scriveremo motivazioni da tifosi, ma cercheremo di rafforzare la nostra tesi con argomentazioni solide a supporto di quello che crediamo sia davvero il meglio per questo ragazzo che, dal canto suo, rappresenta il presente ed il futuro per il club di Via Costadura.
L’età è solo un vantaggio
Innanzitutto, non cadremo nell’errore di indicare un classe 2004 come un giovane del nostro calcio, ma a 19 anni Patrick Dorgu ha ancora tutto il tempo di sbagliare e di comprendere i propri errori sulla propria pelle. Nessuna fretta, quindi, ed ancora ampi margini di miglioramento a disposizione per far vedere qualità nascoste ma immaginabili data la proporzione del suo talento.
Esperienza da consolidare ma…
Eppure, nonostante la giovanissima età, Dorgu può vantare già 32 presenze in Serie A, con due reti all’attivo contro Fiorentina e Sassuolo. Ha giocato da terzino e da laterale di centrocampo, evidenziando ottime doti in fase offensiva e qualche limite in copertura. Ovviamente si può e si deve migliorare in ambo gli aspetti, sebbene il classe 2004 sembri più a suo agio quando ha il pallone tra i piedi rispetto a quando deve provare a sradicarlo dai piedi degli altri.