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Rompe il silenzio il primo cittadino di Taranto in relazione all'incresciosa vicenda che sta colpendo il club rossoblù

Le parole di Melucci

Rinaldo Melucci lo fa attraverso una nota che non rinuncia ad attaccare Massimo Giove, anzi, il sindaco sostiene che “Da nessuna parte si è mai vista una simile incresciosa gestione del calcio e tanta insolenza nei confronti della pubblica amministrazione. Il presidente dimissionario onorasse contratti e stipendi ai propri tesserati, che sta facendo fuggire, nel caso dopo parleremo del resto".

Poi il sindaco continua:

Partiamo da un dato di fatto, il Taranto FC 1927 è una società di diritto privato. Non è nel ruolo della pubblica amministrazione ingerire in questioni private, ancorché connesse a situazioni di un certo interesse per la collettività. 

L’Amministrazione comunale, perciò, non può che attenersi a questa realtà, evitando di perpetrare quell’immorale andazzo tutto tarantino che salda politica e calcio, strumentalizzando la tifoseria rossoblu. 

Andazzo nel quale, ci sembra di poter affermare che Massimo Giove è stato indiscusso maestro in questi anni.

E ancora:

Il bluff, come era tristemente ovvio, è ormai terminato ed è giusto che ognuno si tenga le responsabilità proprie del ruolo. All’opera di distrazione di massa di Massimo Giove non crede più nessuno. 

Ciliegina sulla torta a questo giro, non si capisce poi cosa c’entri il Comune di Taranto nel pagamento degli stipendi degli atleti tesserati, quando ancora non è iniziata la stagione, lo stadio è ancora lì e forse sarebbe stato solo saggio eseguire una buona programmazione finanziaria. 

Magari la prossima volta si chiederà persino all’assessore allo sport di mettere il pallone in rete la domenica, al posto di qualche centravanti.

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