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Ottima stagione con l'Osijek

Avevamo appena ceduto alcuni calciatori importanti, è servito un po’ di lavoro. È un anno zero per il club. Siamo la squadra più giovane della lega per età media, abbiamo perso dei calciatori cardine e quindi essere quarti, dietro alle tre big che per possibilità e tradizione sono spesso davanti a tutti, ma con poco distacco, è un buon traguardo. 

 

Eravamo ristretti come rosa. All’inizio i risultati non arrivavano, ma non ho mai avuto l’idea di una tensione crescente all’interno del gruppo, c’è sempre stato molto equilibrio. Dovevamo anche affrontare il preliminare di Conference League e siamo usciti ai rigori. Era un momento brutto.

 

Abbiamo posto le basi per arrivare dove siamo, sento di poter guardare alla seconda parte di stagione con slancio positivo. Siamo una squadra molto giovane, quindi a volte abbiamo perso punti in modo ingenuo e dobbiamo migliorare. Il pubblico è caldo, la città ci spinge, siamo un trampolino per i giovani. Abbiamo l’obbligo di fare buoni risultati. 

 

L'Opus Arena, un vero gioiellino

Se vieni a vedere il nostro stadio, ha un’hospitality incredibile, sono tutte piccolezze sulle quali in Croazia sono molto avanti. Danno contezza della visione che hanno del calcio e dell’organizzazione. Anche sotto questo punto di vista è un’esperienza molto formativa per me, ho la possibilità di entrare in contatto con strumenti che ti danno l’obbligo di saperli riconoscere e sfruttarli nel modo corretto

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