header logo
Nikola Krstovic

Gotti, Krstovic e la riaggressione

Perfetto in questo tipo di azioni, non a caso il montenegrino del Lecce è il primo obiettivo per la difesa, ma si tratta di un compito in cui possono eccellere molti dei giallorossi in rosa o degli obiettivi: da Gendrey a Gallo, da Dorgu a Ramadani, da Blin a Kaba per citarne alcuni. 

Il fine di tutto questo è, si citava prima una “verticalizzazione più efficace e rapida possibile” che appoggiandosi su Krstovic possa poi portare al tiro tutti i giallorossi, compreso ovviamente NK9, pronto a inserirsi nello spazio creato andando incontro. Per quanto una delle linee più evidenti delle strategie di mercato giallorosse sia quella già sottolineata di alzare il tasso tecnico, al Lecce capiterà ovviamente di perdere la palla.

E a quel punto dovrà cercare di recuperarla subito: questo è un pilastro del pensiero di Gotti. Perdere il pallone diventa nel calcio moderno una sorta di “crimine” calcistico individuale e collettivo da riparare nel modo più deciso. 

Principio che resta valido anche quando sono gli avversari a impostare, attraverso un pressing alto sempre con due giocatori posizionati nella parte centrale del campo per mantenere l’equilibrio essenziale. 

E per mantenerlo la squadra, se il pressing alto non funziona, può abbassarsi coprendo il centro e indirizzando l’azione avversaria sulle fasce. E poi lì recuperarlo, il pallone. Il Lecce 24/25 sta nascendo.

Seguici su Twitch per non perdere le nostre trasmissioni in diretta
Notte della Taranta - C'è un nuovo presidente della Fondazione ed è salentino

💬 Commenti