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La questione partite

Sulla questione partite tanti calciatori si sono espressi, ribadendo che nell'organizzazione delle stagioni vengono inserite troppe partite e che in questo modo si rischiano maggiormente infortuni.

Tra i portabandiera di questa opinione c'è il centrocampista del Manchester City Rodri, che i primi di settembre parlava addirittura di sciopero.

Da poco, beffardamente, Rodri si è infortunato, riportando una lesione del crociato, e come lui altri giocatori di primo livello come Carvajal o Bremer e Duvan Zapata dalla nostra Serie A.

Il commento di Mauro

Il commento di Massimo Mauro arriva, dunque, in un momento che vede dare ragione a tutti i giocatori in protesta per le troppe partite ed i troppi infortuni.

Nonostante ciò, Mauro a La Repubblica non giustifica i calciatori, ma anzi arriva alla provocazione “attaccandoli”:

Andrebbe benissimo giocare una ventina di partite in meno, a patto però di guardare il rovescio della medaglia e abbassare anche gli ingaggi.

Non voglio fare populismo ma quando sento di ingaggi da 3-4 milioni solo per un buon campionato, ci sta una certa indignazione. 

Anche ai miei tempi ci si faceva male, ma adesso le rose sono da 30 giocatori e ci sono cinque sostituzioni a partita. Basta parlare di calcio come lavoro usurante, non vedo tutta questa sofferenza.

Si gioca troppo? E allora mettiamo un freno alle infinite e remunerative trasferte intercontinentali per le amichevoli estive.

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