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Davor Milito, talent scout e agente intermediario FIFA per alcuni calciatori, ha le idee molto chiare su Filip Marchwinski

E’ uno dei più grandi talenti polacchi, senza dubbio. Ha un fisico non particolarmente colossale, è normolineo anche se ha una muscolatura importante. Ha una buona facilità di corsa, ha una falcata lunga ma ha soprattutto un’ottima stabilità e un grande equilibrio. Avere un baricentro regolare su una statura elevata come la sua lo rende molto stabile con il corpo sia con il pallone fra i piedi sia senza. Ha una buona reattività, la quale, unita ai suoi riflessi e alle sue qualità tecniche, lo rende un giocatore importante. 

La tonicità del suo fisico gli permette di avere una grande resistenza alla fatica. Spesse volte dimentica di usare il sinistro, anche se risulta essere efficace: se sviluppa questa sorta di ambidestrismo indotto, può fare un boost importante in carriera. Altro aspetto importante del suo gioco è il colpo di testa, unito alla sua elevazione. Ha valide capacità di interdizione. Sa tirare adeguatamente alla distanza, con conclusioni secche e di interno collo. Sfrutta bene la sua visione periferica, soprattutto per smarcarsi dall’avversario, ma anche per servire un compagno piazzato meglio, perché sa ‘sentirne’ la presenza. Sa dribblare per rientrare sul destro e andare a concludere, così come sa essere freddo sotto porta. 

Qualche volta ha giocato anche da punta, dimostrando il suo istinto ad aggredire l’avversario per rubare il pallone e proporsi prepotentemente in avanti. Ha un ottimo senso di smarcamento e di inserimento. Se gli si lascia lo spazio e affronta l’avversario vis-a-vis, sa prodursi in una giocata da grande campione. In un 4-2-3-1 si potrà tranquillamente guadagnare la titolarità in brevissimo tempo, perché ha dei mezzi tecnici molto importanti. Occorre capire quale sarà la sua capacità di adattamento: se mentalmente reggerà alle pressioni, Marchwinski potrebbe essere il nuovo Suslov, anche in termini di attrattività futura verso club più blasonati. Ottimo acquisto di Pantaleo Corvino


Daniele Carboni, responsabile di Scouting Corner 14, account di scouting disponibile su YouTube, ha un’opinione ben precisa sul trequartista ex Lech Poznan: 

Marchwinski è uno dei talenti migliori del suo Paese, prodotto di uno dei migliori vivai. In passato ha alternato sprazzi di grande calcio a momenti di apatia e di indolenza. Ora, è tornato sui suoi livelli ottimali. E’ un attaccante totale, dotato di un’importante struttura fisica: 187 centimetri di altezza, abbinati ad un’agilità eccezionale e ad una buona esplosività in allungo quando il campo si apre. Entusiasmanti sono le sue cavalcate palla al piede, in conduzione individuale, nelle quali alterna frenate ed accelerazioni travolgenti. Un movimento che cerca di fare sempre è quello di andare a cercare di puntare l’avversario, cambiando direzione con ripetuti strappi oppure premiando gli inserimenti dei compagni con verticalizzazioni interessanti, precise al millimetro. 

In serie A, però, i soli sprazzi di talento non sono sufficienti per imporsi, soprattutto in una squadra che deve fare punti come il Lecce. Ha sì una predisposizione al lavoro difensivo, ma anche qua deve dare di più nelle rincorse e non fermarsi se viene saltato per la prima volta. E’ un investimento a basso costo per una scommessa potenzialmente devastante


ScoutingPolska, account di calcio polacco su X, spiega come le iniziali aspettative su Filip Marchwinski fossero altissime ma le loro tramutazioni in realtà sono andate in stallo. Nulla però è precluso: 

Filip è sempre stato un grande talento ma il suo sviluppo si è arrestato un po' lo scorso anno. Un cambio di scenario, una nuova sfida come quella di Lecce potranno essere positivi per lui e spingerlo a fare di più e meglio. Crediamo possa sorprenderci e tornare ad essere il calciatore che pensavamo potesse diventare


Il famigerato portale Cronache di Spogliatoio non fa mistero delle qualità di Filip: 

E' un trequartista atipico, perché non è di certo il classico baricentro basso che ti aspetti dietro le punte: è alto un metro e ottantotto centimetri. Il piede preferito è il destro anche se ha ampiamente dimostrato di non aver problemi a calciare con il mancino. Il fisico longilineo e la zona del campo in cui ama destreggiarsi lo hanno fatto accostare, in passato, a Josip Ilicic. Marchwinski è un vero e proprio trequartista moderno, capace di spaziare e svariare sul tutto il fronte dell’attacco. Nel 4-2-3-1, Filip va ad agire proprio alle spalle dell’unica punta


Un altro sito web calcistico largamente visitato, Minuti di Recupero, esponeva le qualità del talento polacco in odore di passaggio al Milan (poi non concretizzato) scrivendo così: 

Quando ci si imbatte in un prospetto di grande qualità come lui. […] Il ragazzo originario di Poznan è la stellina del Lech. […] Già negli ultimi tempi, Marchwinski ha fatto capire che la Estraklasa comincia a stargli stretta. […] Si tratta di un trequartista ambidestro, fisicamente ben sviluppato – sfiora i 190 centimetri di altezza -, con una tecnica di base e una visione di gioco invidiabili. Nel Lech Poznan ha ricoperto un po’ tutte le posizioni dal centrocampo in su. Infatti, se Marchwinski ama principalmente giostrare dietro le punte, lo si è visto talvolta partire anche da esterno – destro o sinistro, l’importante è che abbia spazio per colpire – ma anche da mezzala di costruzione. L’importante è lasciargli giocare il pallone, che smista con sicurezza e imbuca con ottimo tempismo. In un 4-2-3-1 si trova particolarmente a suo agio


Su Filip Marchwinski è arrivata anche la comparazione fra i suoi valori e il suo modo di giocare e quelli di calciatori a lui simili che hanno calcato i campi della Serie A negli ultimi 6 anni. A crearla è stato Matthias, un data analyst appassionato di calcio italiano, danese e brasiliano, il quale ha rielaborato alcune statistiche di Wyscout per creare un database rappresentativo degli stili di gioco, le ha normalizzate, le ha rapportate in una matrice di similarità e le ha inserite in un algoritmo di riduzione della dimensionalità (tipo principal components analysis) per individuare delle variabili latenti come combinazioni delle variabili iniziali, analizzando le correlazioni tra esse. Ebbene, da questo studio è emerso che quello che possiamo aspettarci da Marchwinski è in linea con le performance – fra gli altri – di Raspadori del Sassuolo del 2021, di Barak della Fiorentina (ex Lecce) del 2023 e di Bonazzoli della Salernitana del 2022. Nella lista, anche elementi di un certo spessore come Adrien Rabiot e Fabio Quagliarella.


In quest’articolo, invece, abbiamo già analizzato l’identikit di Filip Marchwinski disponibile su Football Manager 2024.

Signori, bisogna dirlo: qui abbiamo a che fare con un calciatore offensivo di qualità, dotato di estro e di fantasia e che sa dare del ‘tu’ al pallone con estrema facilità. D’altronde, non diventi una stella della tua nazione (213 presenze, 35 gol e 14 assist ad appena 22 anni non sono roba da poco) ed uno dei migliori prospetti di respiro europeo per puro caso. Se poi si aggiunge il fatto che in passato è stato cercato da squadre - fra le altre - come Milan, Juventus, Ajax, Inter, Arsenal e, di recente, l’Anderlecht (i quale aveva quasi un accordo sulla parola per lui). Sarà però fondamentale, a Lecce, il suo adattamento: dovrà continuare a lavorare (soprattutto migliorando la rapidità, perché nel calcio nostrano non hai tanto tempo per pensare), dovrà migliorare, dovrà ritrovare il suo step esponenziale di crescita e, soprattutto, dovrà prendere le misure in un nuovo contesto (non ha mai messo il naso fuori dalla Polonia). Però, ha tutto per farlo ed è un tipo di giocatore che sa fare entusiasmare tutti, figuriamoci un pubblico assetato di giocate, tocchi di prima e passaggi illuminanti come quello di Lecce. Lasciamolo lavorare in pace, diamogli tempo, permettiamo allo staff dei giallorossi di levigare questo diamante grezzo e presto ci ritroveremo in casa un piccolo fenomeno pronto ad esplodere con tutta la sua prorompente fragorosità.

Powitanie, Filip!

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