Bovo: "Lecce-Inter? Sulla carta incontro impari. Non aver ceduto Dorgu dimostra una cosa"
Intervistato a La Gazzetta del Mezzogiorno, l'ex difensore ha detto la sua sulla prossima gara
Inter favoritissima
Proprio così, un successo di Lautaro e compagni sarebbe la norma. Simili partite, però, si preparano da sole perché le motivazioni sono al top. A questo si aggiunga che le sfide proibitive sono le uniche che un team che deve lottare per la salvezza può permettersi di affrontare con un pizzico di spensieratezza.
Se si gioca contro un top club, una sconfitta fa parte dell'ordine delle cose, quindi ci sono minori pressioni rispetto a quando si deve disputare uno scontro diretto, il cui risultato pesa tremendamente sulla classifica.
Il Lecce dovrà dare tutto, con abnegazione, concentrazione, intensità ed applicazione tattica. Poi si vedrà. La cosa che non deve accadere è avere dei rimpianti.
Sulla sconfitta contro il Cagliari
Conta la prossima gara. Non quella precedente. Bisogna fare tesoro degli errori, quando si perde, oppure di cosa ha funzionato, quando le cose sono andate bene. Ma il match passato in archivio fa parte del passato. Lo stop rimediato in Sardegna dovrà essere uno stimolo ulteriore a farsi apprezzare.
La marcia in più
Il calore dei tifosi dà una marcia in più al Lecce, moltiplica le energie dei calciatori. Il fatto di avare di fronte una big gasa anche i supporter. I giallorossi potranno contare su una grande spinta.
La sfida in Champions influirà?
Non penso che i nerazzurri possano accusare cali sul piano fisico. Magari ci potrebbe essere un pizzico di stanchezza mentale, per i continui spostamenti. Ma Inzaghi ha ampia possibilità di scelta su chi schierare e chiunque manderà in campo sarà un “cliente” ostico per il Lecce.
Sul rifiuto dell'offerta per Dorgu
Giù il cappello dinanzi a questa scelta. Non ho seguito con attenzione la vicenda, ma è la dimostrazione di quanto la proprietà tenga al risultato sportivo.
Accade di rado che un sodalizio di provincia rinunci ad una simile plusvalenza per tenere un calciatore che è centrale nel progetto dell'allenatore. Si tratta anche della conferma del fatto che quello salentino è un club sano, altrimenti sarebbe stato costretto a fare partire il ragazzo.