Doppio ex Giuliatto: "Giampaolo uno degli allenatori più preparati d'Italia"
Intervista al doppio ex di Venezia-Lecce Alberto Giuliatto, trattando diversi temi riguardanti la sua carriera e la stagione delle due squadre
I singoli per Giuliatto
Parlando dei singoli del Lecce, da calciatore eri terzino sinistro, oggi in quel ruolo c'è Antonino Gallo. Che pensi di lui e secondo te è pronto per una big?
Sicuramente ha margini di miglioramento importanti, ha una buona personalità, deve migliorare nella fase difensiva ed essere più attento e puntiglioso in certi momenti.
Però è uno che si sa proporre bene, ha una buona gamba, a livello atletico non sfigura con le grandi squadre e sicuramente per giocare a grandi livelli devi avere una qualità superiore a mettere la palla.
Se migliora anche in quell’aspetto può migliorare la sua carriera ed avere ambizione di andare in squadre più importanti.
Chi invece quel ruolo l'ha ricoperto, ma ora gioca come ala destra: Patrick Dorgu. Che importanza e che ruolo avrà con Giampaolo?
Io penso sia un adattamento per far giocare i migliori giocatori in questo momento.
Secondo me il suo ruolo si sposerebbe perfettamente a fare il quinto alla Di Marco, quello sarebbe il suo ruolo perfetto.
Se lo vedo in una grande squadra? Pensando a dove potrebbe giocare, per forza di cose deve giocare come quarto dietro o quinto; non lo vedo come esterno alto, perché in un’altra squadra, come può essere la Juve, il Milan, l’Inter, in questo momento ci sono giocatori con qualità migliori che possono giocare al suo posto.
Quindi in futuro io gli vedo più un aspetto da quarto, non come esterno alto; ora sta facendo bene in quel ruolo, e probabilmente se Gotti l’ha fatto giocare lì era quello il ruolo che gli dava più garanzie.
Anche perché vedendo anche la stagione attuale del Lecce, se penso a chi ha fatto meglio di tutti, attualmente forse è lui.
E' un ragazzo intelligente, si sa adattare, ha molti margini di miglioramento ed è giovanissimo, quindi ha il futuro dalla sua parte.
Un giocatore che quest'anno è stato molto discusso come Nikola Krstovic: è mancato qualcosa a livello emotivo o tecnico?
Credo che siano entrambi, perché giocare solo ed avere poche palle pulite a disposizione sia difficile per un attaccante, se poi ti gira male anche in fase realizzativa…
Sicuramente lui sarà nervoso, infatti ogni tanto calcia da posizioni impensabili, perché l’attaccante ha bisogno del gol.
Però lo vedrei bene con un altro vicino, un altro che possa dargli una mano lì vicino. Quindi non isolato là davanti ma con un Rebic che possa giocare con lui, che possa avere più fiducia.
Perché può essere uno che ha bisogno del passaggio e dello scambio prima di andare alla conclusione; e se non riesci a sviluppare manovra e portarlo nelle condizioni di metterlo dentro l’area dove arrivano i palloni facendolo giocare a 40 metri dalla porta, è complicato.
La soluzione è solo Rebic o serve agire sul mercato?
Prendere un giocatore in più, ma l’importante è che arrivi qualcuno di qualità, anche perché come ha detto Giampaolo non si gioca più in undici a calcio, ma in sedici.
Quindi avere un’alternativa importante vorrebbe dire che in caso di infortunio, di una partita che va rivista in corsa e va cambiato il modulo, quando si cerca di recuperare e bisogna far qualcosa per portare a casa il risultato, avere altre armi di qualità in questa Serie A sarebbe importante.
Io spero che prendano due/tre giocatori, uno per reparto per puntellare la squadra.
Non che non ce la possa fare senza, però sarebbe una garanzia in più, anche per il mister, in caso di infortuni o squalifiche varie.
Uno davanti sicuro e un centrale difensivo di reparto perché son tutti e due ottimi giocatori ma manca un leader. Il leader che c’era l’anno scorso ed anche due anni fa.
Quindi magari un giocatore con lo stesso peso di Blin?
Si, anche Pongracic non è facilmente sostituibile, lo stesso Umtiti. Son giocatori importanti che sembravano normali, ma in una difesa a 4 son quelli che ti guidano il reparto e nei momenti di difficoltà sono quelli che prendono il pallone e riescono a tirar su il morale della squadra.
Sono piccole cose che servono. Principalmente in difesa, perché in mezzo comunque le alternative ci sono. Non si è visto ancora un Ramadani eccezionale però è anche frutto del momento, a mio avviso. Al centro comunque le alternative ci sono.
Per concludere, un pronostico su Venezia-Lecce e sulla stagione delle due squadre?
Penso che finirà in pareggio. Spero e mi auguro che il Lecce si salvi. Il Venezia credo abbia meno possibilità del Lecce di salvarsi; se devo fare una classifica lo metto sotto.