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L'ottava giornata di campionato lascia un Lecce moribondo in piena zona rossa, scavalcato da Genoa e Monza. 

In cerca di un segnale, e di un qualcosa di positivo che possa ravvivare la fiamma della speranza, in attesa della difficile trasferta contro il Napoli, il Quotidiano di Puglia ha intervistato quattro ex Lecce, Loddi, Conticchio, Baldieri e Garzya.

Quattro giocatori che a loro modo hanno fatto la storia della squadra giallorossa e che hanno detto la loro su come uscire da questa situazione.

lecce-fiorentina

Le parole di Loddi

Il primo, Fortunato Loddi, ex attaccante giallorosso di metà anni '70 che si dice fiducioso:

Io voglio crederci. Contro la Fiorentina abbiamo vissuto un pomeriggio maledettamente amaro. È stata una partita strana, con un’espulsione che ha reso ancora più difficile tutto, aggravando il passivo. 

Questo Lecce è molto giovane, i ragazzi devono ancora conoscersi meglio. Non devono però farsi prendere dal terrore al primo gol subito e complicare le cose. Guai se si fanno prendere dal panico ad ogni gol subito. Si tratta di resettare quello che è successo. 

L’allenatore non è un diventato improvvisamente un brocco. I ragazzi devono credere in se stessi. Esagerando con le critiche si rischia di sfasciare tutto. Abbiamo una società che ha dimostrato in questi anni di cosa sia capace. Ci si salva anche all’ultima giornata. Ed i nostri tifosi sanno dare una mano, perché hanno il Lecce nel cuore.

Alla pagina successiva, le parole di Conticchio.

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