Il dualismo Gallo-Dorgu fa riflettere il Lecce: la situazione
Il Lecce ha due terzini sinistri di altissimo livello. Mentre il mercato avanza, Gotti studia come gestirli
A poco più di un mese dal termine del calciomercato, il Lecce ha ufficializzato cinque movimenti in entrata per la prima squadra e presto potrebbe rincarare la dose. Sono diversi i ruoli scoperti come le caselle di difensore centrale, laterale difensivo destro e centravanti. D'altro canto, non c'è decisamente bisogno di un terzino sinistro.
La crescita di Antonino Gallo
Nello scorso campionato è emerso Patrick Dorgu, mentre allo stesso tempo Antonino Gallo si è sbloccato. Il terzino palermitano ha compiuto un evidente salto di qualità e il suo 2024 è stato stellare.
Lo dicono non solo i numeri, anche la sua valutazione di mercato: circa 10 milioni di euro. La pista Roma è tramontata, così il difensore palermitano ad oggi è al 100% un calciatore del Lecce.
L'exploit di Patrick Dorgu
Allo stesso tempo, c'è un Dorgu in ascesa. Il talento del classe 2004 è esploso nella seconda parte della stagione, quando ha trovato costanza e minutaggio nel ruolo di esterno di centrocampo. Un'opzione che non è più attuale.
Il Lecce ha ritrovato Banda, ha acquistato Morente e punta su Pierotti; inoltre, nelle prossime settimane arriverà un'ulteriore ala offensiva.
Dorgu è considerato un terzino. In quella zona del campo può diventare (gradualmente) uno dei migliori al mondo, facendo sognare i tifosi salentini e impennare il valore del suo cartellino.
Difatti, in questo precampionato non ha mai giocato in una zona avanzata del campo. Gotti lo ha schierato addirittura al centro della difesa, sia per necessità sia per incrementare la sua attenzione in fase difensiva.
Gallo-Dorgu: le riflessioni del Lecce sulla gestione dei 2 talenti
Il Lecce riflette. È chiaro che sia Gallo sia Dorgu meritano un posto da titolare, tuttavia nel 4-2-3-1 si gioca con un solo esterno difensivo. Se l'ex Palermo dovesse restare in giallorosso al termine della sessione estiva di calciomercato, Gotti sarebbe chiamato a gestire un dualismo di altissimo livello, che però rischia di tarpare le ali ad uno dei due giocatori.