Fasano, la porta dell’ascensore si apre ma non c’è la cabina: muore una ragazza 25enne
La palazzina dove si è verificato l'incidente è di proprietà di Arca (agenzia regionale per la casa e l'abitare) Nord Salento
Il fato, l'atroce destino ed altre eventuali responsabilità che gli inquirenti valuteranno, ma niente al mondo potrà ridare la vita a Clelia Ditano, la bella fasanese che ieri si è spenta per sempre lasciando nello sconforto familiari, amici, conoscenti e l'intera Fasano.
La tragedia
L'assurda tragedia è avvenuta all'interno di una palazzina popolare di proprietà di Arca Nord. La ragazza lavorava in alcuni B&B della zona dove si occupava di effettuare pulizie. Sul posto ci sono i vigili del fuoco per recuperare il corpo della giovane. Il dramma in un condominio di via Saragat 170.
Da una prima sommaria ricostruzione la vittima, come detto, si trovava al quarto piano, avrebbe richiesto l'ascensore ma dopo aver aperto la porta è caduta nel vuoto, in quanto secondo una prima ricostruzione, la cabina non sarebbe risalita. Poi il tragico volo.
Il sistema di blocco di sicurezza
L’ascensore, trapela da fonti investigative raccolte da Quotidiano Nazionale, è un impianto vecchio, a corda con fune d’acciaio, c’è una maniglia per aprire la porta. Ora dovranno essere ricostruiti tutti i passaggi, compresa la tempistica delle manutenzioni.
Ragiona un soccorritore:
La porta non si deve aprire se non c’è la cabina al piano. Se il blocco si può forzare? Sì, con le chiavi dei manutentori o anche in dotazione ai vigili del fuoco.
Molto difficile altrimenti riuscire a farlo.