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In trappola. Lo immaginiamo così il nostro Lecce da un mese a questa parte, da quando il pallone del 2 a 2, in quell’ormai maledetta sfida contro il Parma, è entrato in porta, gonfiando la rete alle spalle di Wladimiro Falcone. Sipario. Buio pesto. Vuoto totale e tunnel infinito senza un barlume di luce. Insomma, il peggio del peggio.

Certezze eliminate 

Quel gol ha eliminato certezze, sollevato polemiche e generato malumori e paure che erano difficile da preventivare e che, al momento, sono difficili pure da comprendere. Va bene risentire di quella rimonta nel recente futuro ma a tutto c’è un limite. O, almeno, questa pensavamo prima di vedere il club salentino cadere sotto i colpi di Sassuolo, Milan, Udinese e Fiorentina senza colpo ferire. Inerme. Immobile. Subendo e mai rispondendo. Inspiegabile. 

lecce-fiorentina banda parisi

Non così scarsi 

La rosa a disposizione di Gotti non è certamente la più forte del campionato, ma non è nemmeno così scarsa da subire sconfitte a ripetizione senza nemmeno reagire. La squadra contro Cagliari, Torino e Parma ha dimostrato di saper rispondere colpo su colpo agli avversari ed in quelle tre gare avrebbe meritato di conquistare almeno 7 punti, se non addirittura 9. Nelle altre 5 partite, invece, è sembrata troppo inferiore rispetto alle contendenti. Il calendario probabilmente non è stato magnanimo ma prendere imbarcate una dopo l’altra non rappresenta l’abitudine nemmeno per una squadra che lotta ogni anno per conquistare la salvezza. 

Un episodio cambia una stagione 

Il calcio è uno sport strano ed un episodio – nella fattispecie due gol subiti in pieno recupero in una partita ormai vinta – può cambiare la storia di un periodo di partite e forse pure di un’intera stagione. Il livello del gruppo, dello spogliatoio, della squadra costruita dalla dirigenza giallorossa, però, si vede nei momenti di difficoltà. Serve una risposta immediata, già da Napoli magari, contro un’avversaria forte ma non imbattibile, superando anche la provinciale convinzione secondo la quale in determinati stadi non si possono conquistare punti. Le altre ci riescono, potremmo provare ad imitarle. 

Una risposta immediata dicevamo. Questo Lecce così in difficoltà può trasformarsi in Araba Fenice e rinascere dalle proprie ceneri. A patto che i protagonisti in campo decidano di dare tutto e non si facciano prendere dal panico alla prima difficoltà. 

 

 

 

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