I tifosi del Lecce contro Corvino: "È il 27 gennaio e non abbiamo preso nessuno"
Secondo la tifoseria, la sconfitta ha messo ancora una volta a nudo i problemi strutturali del Lecce
Nel match giocato domenica alle 18, il Lecce è stato sconfitto pesantemente dall'Inter per 0-4. Al Via del Mare hanno timbrato il cartellino Frattesi al minuto 6, Lautaro al 39° e nel secondo tempo hanno chiuso i conti Dumfries al 12° e Taremi su calcio di rigore al 16°. Come ogni partita, i tifosi del Lecce hanno riservato i propri pensieri sui social riguardo il momento dei giallorossi e il match appena giocato.
Corvino in più attaccato
Il principale bersaglio della tifoseria leccese è Pantaleo Corvino. Il direttore dell'area tecnica giallorossa è accusato di non essere intervenuto in tempo per colmare le defezioni dovute ai vari infortuni occorsi durante il girone di andata. In particolare, si denuncia che al ventisette di gennaio ancora non è arrivato un difensore centrale e un terzino per sostituire Pelmard.
Anche l'eventuale arrivo di Veiga non convince al massimo, con i sostenitori che chiedono elementi di esperienza nel nostro campionato. Allo stesso modo, la tifoseria reclama a gran voce dei centrocampisti di qualità ed esperienza, perchè il solo Berisha con quelle caratteristiche (quando è a disposizione) è troppo poco.
Una difesa imbarazzante
Il reparto preso maggiormente di mira è senza dubbio la difesa. A detta di molti tifosi senza Gallo e Gaspar (due assenze non da poco) la retroguardia leccese è un autentico colabrodo, con giocatori che farebbero fatica a giocare in cadetteria.
I primi due gol subiti dalla squadra di Giampaolo, come dichiarato anche dal tecnico, arrivano da disimpegni sbagliati nella propria metà campo. Anche per questo motivo si chiedono a gran voce investimenti nel mercato di gennaio, con la tifoseria che è pronta anche a veder partire Dorgu, se con il ricavato si riuscisse a investire in qualche acquisto di esperienza.
Atteggiamento molto arrendevole
Infine, un altro argomento di discussione è stato l'atteggiamento dei calciatori. In particolare ci si sofferma sul fatto che nelle grandi partite, anche quando si gioca in casa, il Lecce appare remissivo e arrendevole.
Un atteggiamento che invece non si vedeva con il Lecce di Marco Baroni, che in casa era riuscito a fermare: Milan, Atalanta, Lazio, Fiorentina e Roma, mentre perse di misura e con un pizzico di sfortuna contro Inter, Juventus e Napoli.