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Javier Zanetti sentito dalla Squadra mobile di Milano nell'ambito dell'indagini sui traffici illeciti degli ultras nerazzurri e sulle presunte pressioni dei capi della fazione sulla società: l'inchiesta ha portato all'arresto di 19 persone. Il vicepresidente dell'Inter è stato sentito per circa due ore. La sua audizione segue inoltre quella del tecnico Simone Inzaghi

L'argentino ha risposto in merito all'intercettazione tra il capo ultras Marco Ferdico, ora in carcere, e l'allenatore: "Ferdico "mi accennò la questione", ha riportato Zanetti riferendosi ai 1500 tagliandi della finale di Champions del 2023. L'ex terzino ha poi aggiunto di non avere mai subito pressioni o intidimidazioni da parte degli esponenti della curva.

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"Io ne parlai con la base della dirigenza, non con Marotta", ha detto Zanetti. L'ex capitano ha inoltre aggiunto che la vicenda dei biglietti fosse note al club e che non avesse alcun "compito esecutivo nel board". Zanetti è stato poi chiamato a rispondere anche sul presunto contatto con lo stesso Ferdico per avvisarlo della sorveglianza in atto da parte della polizia sulla curva interista in seguto all'omicidio di Baiocchi. Il vicepresidente ha ritenuto "normale" e "tranquillo" il clima della tifoseria, e che durante i suoi 30 anni a Milano non "facevano nulla di male" nei riguardi della società. 

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