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"Includendo anche ricavi pubblicitari più limitati, registreremo un mancato introito di cinque milioni. Sperando di riavere presto il pubblico negli stadi, la Lega B deve fare come la A: reperire un partner forte, un fondo straniero o italiano, per commercializzare il nostro prodotto anche all’estero. Altrimenti, si rischia di dover ridimensionare la Serie B". Così il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. In questa stagione nei costi incide in maniera decisiva la pandemia da Coronavirus: "Il Covid-19 ha inciso anche sul mondo del calcio. Per tutelare la salute dei propri tesserati, il Lecce rispetta i protocolli, effettua a proprie spese 50 tamponi ogni tre giorni, crea una bolla di isolamento per 10 giorni in un albergo costoso e provvede a sottoporre ai necessari test il gruppo squadra anche nel corso di una nottata da incubo, come quella vissuta in hotel a Cosenza. Abbiamo organizzato tutto con nostri mezzi e nostro personale sanitario arrivato da Lecce in Calabria, pur di non rifugiarci in un rinvio, che sarebbe risultato comodo anche per i tanti infortunati che avevamo. In quei momenti difficili, mi era stato proposto un intervento del laboratorio di Avellino, però ho preferito continuare ad operare con i centri di analisi di Lecce, privati e pubblici, assolutamente di eccellenza. La Asl di Lecce in quell’occasione è stata straordinaria".
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