Sticchi Damiani: “Nuovi soci? No ad operazioni di natura speculativa”
Il presidente dei salentini parla dell’asset societario e detta le condizioni per l’ingresso di ulteriori investitori
Il presidente Sticchi Damiani ha parlato dell’assetto societario presso la Camera di Commercio e le sue parole sono state riportate dal Nuovo Quotidiano di Puglia.
Il modello Lecce e l’eventuale ingresso di nuovi investitori
Il Lecce sta acquisendo grande appeal e prestigio, anche a livello internazionale. Non nascondo che è un modello seguito con grande attenzione, a tutti i livelli. La serie A è composta da 20 attori e non è difficile che questi vengano guardati e studiati. Il tema dell’interesse di altri investitori esiste, però bisogna capire a quali condizioni. In generale, in questi ultimi anni, i grandi fondi sono intervenuti come opera di salvataggio di società in profonda difficoltà.
Spesso non hanno dato un valore aggiunto, ma hanno solamente tamponato enormi falle che queste società avevano realizzato nel tempo. Via, via hanno, prima, aiutato e, poi, addirittura, acquisito. Ma non può essere questa l’unica visione. Per un club sano come il nostro, in equilibrio e senza debito, posso solo auspicare l’interesse di un grande partner che ci porti valore aggiunto su qualcosa che oggi noi non possiamo fare.
Mi riferisco alle strutture, che possono diventare di altissimo livello, ma anche agli obiettivi sportivi di un club che oggi sono necessariamente quelli di una difficilissima salvezza. Allora sì, può essere una cosa interessante. Ma il fondo che viene e fa l’opera di salvataggio per i debiti accumulati nel passato non ci interessa.
Al Lecce sono arrivate richieste da investitori?
Questo accade costantemente, perché il nostro modello crea davvero grande interesse. La cosa che mi fa più piacere è che chi bussa a quella famosa porta chiede come facciamo a raggiungere questi risultati con questi numeri. Questo è motivo di orgoglio. Però a questo tavolo noi dobbiamo interloquire solo con chi ci può dare un valore aggiunto. Non vogliamo trattare con chi propone operazioni di natura speculativa. Se c’è la possibilità di crescere ben venga, ma non mi siedo al tavolo con chi cerca di speculare.