Calvarese: "A Genova episodi simili al rosso per Dorgu ma niente cartellino. L'uniformità di giudizio..."
L'ex arbitro di Serie A ha commento due interventi fallosi del match tra Genoa e Verona
L’espulsione di Patrick Dorgu in chiusura di primo tempo ha decisamente condizionato la gara casalinga del Lecce contro il Cagliari.
Dopo on field review, il classe 2004 è stato espulso dal direttore di gara, che inizialmente lo aveva ammonito. Prati ha sicuramente avuto la peggio dallo scontro di gioco, poiché all’intervallo ha sventolato bandiera bianca.
Le parole di Calvarese
Questa l’analisi di Gianpaolo Calvarese sul suo portale online:
Partiamo da un elemento tecnico. Nel caso di Dorgu e Prati quella che viene considerata in sala VAR è la cosiddetta “bad image”: un fermo immagine di particolare impatto, che mostra la durezza dell’intervento e anche come la caviglia del centrocampista rossoblù si pieghi.
Un caso codificato, in cui viene messa a rischio l’incolumità fisica dell’avversario: a rigore, giusto procedere con l’On Field Review e con l’espulsione del calciatore.
Al tempo stesso, però, le parole di Gotti ci invitano a una riflessione importante. Lui parla di “fermo immagine” e di “dinamismo”, ponendo l’accento su un aspetto fondamentale: l’importanza di non scindere l’arbitraggio dalla conoscenza del campo e dall’interpretazione delle situazioni e del gioco.
Ecco, tenendo in considerazione l’aspetto tecnico e regolamentare, il suo “avviso” non è certo da mettere in secondo piano. Il calcio non è solo degli arbitri, ma di tutti… e Gotti dice chiaramente: “Attenti, ci stiamo allontanando dal calcio“.
Casi simili in Genoa-Verona ma…
Questo il commento di Calvarese, invece, riguardo i due interventi fallosi di Genoa-Verona, non sanzionati con il cartellino rosso, nonostante parecchio simili alla dinamica dell’espulsione di Dorgu:
Incredibile doppio errore al Ferraris in Genoa-Hellas Verona. Due episodi, entrambi da cartellino rosso, entrambi sanzionati col giallo.
Nel primo caso l’intervento è di Morten Frendrup ai danni di Frese. Nel secondo, il “colpevole” è Abdou Harroui e la “vittima” Alessandro Vogliacco.
Nel primo caso ci sono sia l’altezza dell’intervento che l’intensità: Frendrup interviene col piede a martello sulla tibia dell’avversario mettendo a rischio l’incolumità dell’avversario.
Nel secondo caso, l’impatto è del tutto involontario, ma questo non dovrebbe “salvare” il marocchino dell’Hellas: intervento pericolosissimo sulla tibia che procura un grave fallo di gioco.
Decisioni come queste, da parte dell’arbitro Ayroldi e del VAR Serra, stonano con quella di Lecce, dove Dorgu è stato espulso per un fallo molto simile su Prati. Sappiamo che l’uniformità di giudizio è l’obiettivo più difficile da raggiungere, ma deve assolutamente rimanere la stella polare da perseguire.