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Primo settembre: apre ufficialmente la sessione estiva di calciomercato. Da oggi sono consentiti i trasferimenti, mentre fino al 31 agosto era possibile stipulare e depositare degli “accordi preliminari” e le società si avvalevano di una piattaforma telematica per poterlo fare. Le varie operazioni concluse in questo lasso di tempo si sarebbero comunque perfezionate in data 01 settembre, giorno fissato per la riapertura del calciomercato che invece chiude il cinque ottobre 2020. Soltanto 35 i giorni di tempo quindi per concludere gli affari, in questa finestra anomala, dovuta al Covid_19. In casa Lecce le idee sono ben chiare. Pantaleo Corvino ha già messo a segno i primi due colpi, vale a dire Massimo Coda svincolato dal Benevento e Martin Listkowski, under 21 della nazionale della Polonia. Coda è un attaccante navigato ma è anche l'eccezione che conferma la regola, infatti Corvino ha detto in conferenza stampa che l'attaccante ed il portiere nella costruzione di una squadra non si possono sbagliare (il contratto della punta, per una stagione, si aggira intorno al milione di euro lordo, più la commissione al suo agente per averlo portato a Lecce), Listkowski fa parte della tipologia di calciatore che il d.s. giallorosso vuole portare in seno alla società di via Colonnello Costadura. Ottimo colpo quello del giovane polacco, preso a titolo definitivo ad un costo congruo (intorno ai seicentomila euro) solo perchè in scadenza ed il Lecce è arrivato prima di tutti, diversamente il suo valore di mercato sarebbe lievitato, all'incirca un milione e ottocentomila. Il profilo tracciato per i nuovi acquisti e che Corvino ha fissato, per molti ruoli, è il seguente: calciatore giovane (età dal 1997 al 2000) con esperienza in prima squadra, caratteristiche e temperamento già delineate, voglia di imporsi, che possa rappresentare in futuro quella “patrimonializzazione” desiderata ed eventualmente l'ambita plusvalenza. La terra di conquista è europea, in campionati non troppo reclamizzati e che lui conosce bene ma anche sudamericana. I nomi sono “top secret”, Corvino non ne parla con nessuno e tutti quelli “usciti” di recente non sono i profili che il Lecce cerca, a meno di improbabili rivoluzioni di pensiero. Costruirà la rosa da consegnare ad Eugenio Corini a sua immagine e somiglianza ed ha i colpi in canna, sa bene chi portare a Lecce e sta aspettando il momento giusto per agire. Non è un periodo facile neanche per lui, tra allenatore esonerato e direttore sanitario dimessosi, deve muoversi su più fronti, con la squadra in quarantena a causa di una leggerezza: il consentire a Vera di allenarsi con il gruppo prima di conoscere l'esito del tampone è stato un errore che il Lecce sta pagando, anche in termini di eventuali arrivi o partenze. A proposito di “partenze eccellenti” pare che allo stato non siano arrivate offerte sulla scrivania del direttore sportivo per nessuno dei calciatori giallorossi appetibili: né per Mancosu, Falco, Majer, tanto meno per Petriccione. Sono tutte voci che non trovano riscontri. Corvino è stato chiaro, i gioielli del Lecce andranno via soltanto a fronte di offerte irrinunciabili per una piccola società come quella salentina, oppure se non dovessero essere “connessi” a quello che è il nuovo progetto stilato dall'U.S. Lecce. Insomma, bisogna avere pazienza e fiducia, d'altronde lo conosciamo bene: Pantaleo Corvino lavora così.
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