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Durante la puntata a OCW Talk è stato ospite l'ex bomber del Lecce Cristiano Lucarelli. Nella sua carriera ha vestito anche le maglie di Livorno, Valencia e Shakhtar, Atalanta, Torino, Parma e Napoli. Queste le sue parole riguardo la sua esperienza in Salento:

Il primo incontro indimenticabile con Corvino

Quando andai a Valencia ero uno dei primi giocatori italiani che andava all'estero mentre era al top. A causa dell'infortunio, però, rischiavo di finire nel dimenticatoio. Ad un certo punto mentre facevamo la preparazione arrivò Cùper (che sostituì Ranieri) e mi chiese di rimanere, ma gli dissi che ero giovane e volevo giocare. Nel frattempo mi chiamò il mio procuratore e mi disse che Corvino era partito da Milano perchè voleva parlare con me a Valencia. Dovevo andare a prenderlo dall'aeroporto, ma vi dico la verità: non lo conoscevo fisicamente. 

 

Il mio procuratore mi rassicurò dicendomi che lui conosceva me; ad un certo punto vedo arrivare questo uomo (Corvino ndr.) e mentre ci presentiamo mi dice testuali parole: “Piacere, Pantaleo Corvino. Ti prendo perchè porca put**na ce ne fosse stato uno che mi ha parlato bene di te. Siccome ho fatto sempre le operazioni al contrario e mi è sempre andata bene, ti voglio come centravanti del Lecce”. Rimasi scioccato, ma quelle parole mi convinsero talmente tanto che andai subito a fare le valigie per partire in ritiro a Cavalese e dove mi aspettava Cavasin. 

Corvino

 

I primi allenamenti con Cavasin

Ho fatto i primi tre giorni con lui e non li auguro a nessuno. Lo prendevamo in giro perchè sia fisicamente che come carattere sembrava Jack Nicholson nel film Shining. Abbiamo fatto allenamenti solo io e lui mattina e pomeriggio e dovevo correre per tutto il campo. Ero appena diventato papà e Cavasin mi permise di portare la mia famiglia in ritiro, ma in quei tre giorni li vidi al massimo per trenta minuti totali. Era quasi come se fosse un ritiro, ma in realtà non c'era nè un magazziniere nè un fisioterapista.

 

 

Problemi di sovrappeso

Il primo giorno di ritiro i miei compagni mi aspettavano perchè scommettevano sul mio peso. Il mio peso forma era 93 chili, ma non sono mai stato in forma. Nel precampionato ero sempre un pò goffo e soffrivo la preparazione. Il primo giorno di ritiro non mi sono mai presentato in forma, anche perchè a Lecce, così come in tutte le città dove ho giocato/allenato, si mangia benissimo.

 

 

Trenta gol in due anni a Lecce

Facciamo due salvezze consecutive e io segno circa trenta gol complessivi. Ero in prestito con diritto di riscatto a 8 miliardi di lire e Corvino mi riscattò subito.

Dopo il secondo anno il Lecce mi vendette a 18 miliardi al Torino. Quella fu una plusvalenza importante per il Lecce, perchè poi presero gente come Chevanton, Giacomazzi ecc.

 

La puntata completa

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