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GABRIEL 7: una prima metà di stagione letteralmente superlativa. Il Lecce subiva tanto e lui ci metteva una pezza con interventi straordinari, che nell’economia di un campionato valgono punti preziosi. Nel girone di ritorno è stato meno sollecitato ma sempre presente. Dei reduci dalla serie A è il giocatore cresciuto maggiormente, tecnicamente e mentalmente, rispetto alla precedente stagione.

DERMAKU 6: c’è il rammarico per non averlo avuto a disposizione con continuità nell’arco della stagione, complici i tanti problemi fisici. Quando è stato chiamato in causa, però, si è sempre ben disimpegnato. Attento marcatore, maestro nel gioco aereo.

PISACANE 5,5: dare una valutazione sul suo apporto è quantomeno complicato, considerando che è stato effettivamente molto poco impiegato dal momento del suo arrivo nel Salento. Ha alternato prestazioni opache a grandi partite (su tutte la trasferta di campionato a Venezia). Non arriva alla sufficienza perché ha avuto l’opportunità per guadagnarsi il posto da titolare ma non l’ha sfruttata.

LUCIONI 6: un passo indietro, rispetto al Lucioni straripante di due stagioni fa in serie B. Qualche sbavatura di troppo in una stagione sufficiente nel complesso. Al netto degli errori, tuttavia, gli va dato un merito: è stato l’autentico leader in campo della squadra e nei big match, quando il pallone pesa più che in altre occasioni, ha saputo esaltarsi. 

MECCARIELLO 6,5: ripercorrendo la stagione sono le prestazioni di buon livello sono decisamente superiori rispetto alle giornate no. Il Lecce, d’altronde, ritrova l’equilibrio e intraprende il filotto di sei vittorie consecutive anche grazie al suo apporto nel mezzo della difesa. Mezzo voto oltre la sufficienza perché nella concorrenza, da gennaio in poi, ha saputo esaltarsi alzando il livello delle sue prestazioni.

ZUTA 5: mai incisivo, seppur impiegato con buona continuità, soprattutto nella prima metà del campionato. Poca spinta sull’out di sinistra e qualche svarione di troppo in fase difensiva. Stagione, nel complesso, decisamente insufficiente.

CALDERONI 5,5: solo 15 presenze, a causa di un infortunio salta buona parte del girone di ritorno e quando torna a disposizione non viene mai impiegato. Nella prima parte del campionato non è particolarmente brillante. Un elemento come lui, con la sua personalità e la sua esperienza, sarebbe servito nella migliore condizione sul finale di campionato.

GALLO 6,5: una delle sorprese del torneo. Fino a gennaio è un oggetto misterioso, poi viene lanciato nella mischia e si conquista i gradi di titolare sulla fascia sinistra a suon di ottime prestazioni. Intraprendente, straripante dal punto di vista atletico, con ampi margini di miglioramento dal punto di vista tecnico. Peccato solo per il finale di campionato in fase calante. 

ADJAPONG 5,5: la sua stagione finisce anzitempo a gennaio, a causa della rottura del tendine d’Achille. Qualche amnesia di troppo in fase difensiva, ma d’altronde nasce come esterno prettamente di spinta. Terzino in una difesa a quattro a tratti fa un po’ fatica.

MAGGIO 6,5: arrivato nel Salento per sopperire all’assenza di Adjapong, è sempre stato impiegato titolare, ripagando la fiducia con partite di alto livello. Attento in difesa, incisivo in attacco, sigla tre reti ed è uno dei protagonisti principali del girone di ritorno della formazione salentini. Anche lui, però, cala un po’ nel rush finale. 

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