Levente Hegedus: dalle rive del Danubio al tacco d'Italia con talento e personalità
Tutte le info sul nuovo acquisto del Lecce Primavera
‘Uno dei nostri occhi piange, l'altro sorride. Da una parte è sempre lodevole quando un nostro giovane giocatore viene acquistato da un'altra società, soprattutto se l'altra società è un club straniero. Allo stesso tempo salutiamo sempre i nostri giocatori a malincuore: questo è proprio il caso di Levente Hegedüs. ‘Hege’ continuerà la sua carriera all'estero e dalla prossima stagione rafforzerà la squadra della Primavera del Lecce, che ha vinto il campionato di categoria lo scorso anno. Grazie per il tuo impegno qui da noi, Levente. Ti auguriamo buona fortuna per il prossimo capitolo della tua carriera!’. E’ con queste parole che il III. Kerületi Testnevelési Utánpótlás Egyesület, noto anche semplicemente come III. Kerületi TVE (club calcistico con sede a Óbuda-Békásmegyer, il terzo distretto di Budapest, e militante nella terza serie magiara) ha dato il suo commiato a Levente Tamás Hegedűs, centrocampista ungherese di 18 anni, passato a titolo definitivo al Lecce Primavera, il quale sta cercando di confermare la qualità della sua rosa – se non addirittura migliorarla – in vista del campionato nazionale che dovrà affrontare da detentrice del titolo e soprattutto in considerazione della Youth League, ovvero la Champions League giovanile, che la vedrà ai nastri di partenza per la prima volta nella sua storia. L’offerta prospettata dai giallorossi alla società polisportiva di Budapest era troppo valida per poter essere rifiutata (‘non avevamo altra scelta’, ha confessato il Keruleti ai propri tifosi attraverso i social) anche perché si tratta di un premio per la crescita esponenziale di un ragazzo che è arrivato ad appena 17 anni ad essere un punto fermo della formazione maggiore del club da cui proviene.
Levente Hegedus nasce il 13 Aprile 2005 in Ungheria, vicino alle rive del Danubio. Si appassiona al calcio fin da piccolo ed entra a far parte del settore giovanile del DVSI all’età di 6 anni. Successivamente, si sposta al DUFK per poi trasferirsi, nel 2013, nella cantera del Dunaújváros Futball Club, società nei cui ranghi resta fino al settembre 2015. A partire da quella data, Levente si accasa al Baracs SE. Qui, al primo anno in Under 13, si fa subito notare, mettendo a referto 11 gol in 10 partite (fra i quali va menzionato un bel poker rifilato all’SZTK Erima nello 0-8 finale). Nell’annata successiva, Levente passa alla formazione Under 14 e anche qui dice abbondantemente la sua: 4 reti in 9 match disputati.
E’ un talentino troppo promettente per restare in società minori, così il 31 Agosto 2017 si sposta al Paksi SE, club della massima serie con dei trascorsi addirittura in Europa League. Qui, il bagliore emanato da Hegedus diventa fragoroso: in Under 14, su 22 gare (di cui solo la metà da titolare dal primo minuto) realizza ben 27 marcature (fra le quali addirittura 9 in uno stesso incontro, ovvero il larghissimo successo ottenuto per 16-0 – avete letto bene – sul Majosi SE del 2 Novembre 2017).
La stagione 2018/2019 vede Levente spostarsi al MOL Fehérvár Football Club, altra società che milita nel campionato principale ungherese. Qui, viene selezionato sia per l’organico Under 14 sia per quello Under 15. Il suo ruolo in campo, però, varia: non è più una punta centrale, bensì viene arretrato leggermente perché lo staff tecnico lo ritiene più efficace in fase di rifinitura che in fase di finalizzazione. Sono 28 le presenze complessive, con 3 reti all’attivo ma anche qualche problema disciplinare di troppo: gli vengono comminate ben 7 ammonizioni e addirittura un’espulsione (nella sfida fuori casa contro il Kaposvari del 25 Agosto 2018, amaramente persa per 3-0).
Ad agosto 2019, Hegedus approda alla Puskas Akademia, il glorioso sodalizio che annovera fra sé i più promettenti calciatori in erba della nazione e che porta il nome del miglior calciatore magiaro di tutti i tempi. Qui, viene inizialmente dirottato nel club satellite del Felcsut SE, nel quale si divide fra l’organico Under 15 e la selezione Under 16, chiudendo l’annata con 20 gare disputate, ma con nessuna marcatura all’attivo. Continua però a viaggiare con un computo di 6 ammonizioni, forse un po' troppe per un centrocampista avanzato come lui.
Nella stagione 2020/2021, Levente torna in accademia: qui diventa titolare in pianta stabile nella selezione Under 16 e saltuariamente viene ‘avanzato di grado’ in quella degli Under 17. Torna a segnare (5 reti totali, tutte con l’U16) e continua ad accumulare esperienza (24 match a referto), sebbene dimostri che il suo grado di disciplina in campo sia lontano dall’essere ottimale, tant’è che rimedia altre 6 ammonizioni.
L’annata 2021/2022 è sempre alla Puskas. Qui, il giovane Levente si divide fra Under 17 (20 match e un gol, rifilato all’Ujpest) e Under 19 (4 partecipazioni, restando a bocca asciutta sottoporta). E indovinate un po'? Colleziona i suoi ‘soliti’ 6 cartellini gialli di stagione.
Il 5 Agosto 2022 Hegedus si trasferisce – come già specificato all’inizio - a titolo definitivo al Keruleti, una polisportiva che, fra pallanuoto e atletica, offre spazio a calciatori e calciatrici. Qui, ‘Hege’ – come viene soprannominato – prende dapprima parte a 2 gare con l’Under 19, poi viene aggregato alla selezione maggiore, partecipante al NB III. Nyugati (l’equivalente della nostra Serie C). Il suo esordio fra i ‘grandi’ avviene il 14 Agosto 2022, nella vittoria casalinga per 3-2 ottenuta ai danni del Kelen SC. Il ragazzo subentra al 70° al posto di Kokenszky e porta a termine l’esordio senza grossi patemi.
In occasione della sua prima chance da titolare, alla nona gara di campionato della stagione dello scorso anno, nella sfida contro il Gyirmót, Hegedus dimostra al suo allenatore Zoltán Aczél e a tutti i tifosi di saper sfoderare una prestazione davvero positiva, quasi da veterano: non sembra avere fretta, trova buone soluzioni nelle giocate e chiude la partita con fiducia. A fine incontro, non riesce a trattenere la sua soddisfazione: ‘Mi sono sentito bene, ho avvertito subito che anche la partita è andata come speravo. Il mister mi ha dato la sua fiducia, penso di essere riuscito a gestire l’emozione, ma nel complesso ho ricevuto un feedback positivo, quindi sono riuscito a fronteggiare questo lato di me. Di certo non mi arrendo, se c’è da migliorare lo farò. Sono arrivato in estate e non è stato facile adattarmi al ritmo del calcio ‘da grandi’ in ritiro, l'allenamento è stato completamente diverso rispetto al passato, sia come sforzo fisico sia come percezione d’impegno. Questo percorso non è facile, ma sto cercando di dare il meglio di me dimostrare che posso starci in questo gruppo. Posso anche dire che i più grandi mi hanno accettato positivamente: adesso scherzo più facilmente con loro, ma all'inizio ero riservato. È un ambiente diverso rispetto alle giovanili, ma fortunatamente sono stato accettato da tutto il gruppo abbastanza velocemente e sì, ho già dei rapporti importanti in squadra, quindi ora va tutto bene. Sono entrato in punta di piedi, ho continuato a dare spazio alla mia professionalità e cerco sempre di raggiungere quello che si aspetta l’allenatore da me in campo. In realtà lui conta su di me anche in avanti, in tutto quello che posso fare per aiutare la squadra, magari con un gioco semplice all'inizio, ma a volte la creatività viene in soccorso, porta fiducia in sé stessi e questa sarà sempre maggiore se giocherò di più. Certo, la difesa è importantissima, devo aiutare anche in fase di ripiegamento, ma posso anche andare in avanti in propensione offensiva. Voglio giocare da titolare il più possibile per dimostrare di poter mantenere il mio posto, però anche se dovessi subentrare a partita in corso, è importante essere mentalmente pronti e aiutare la squadra’. Ed è un successo personale: 36 match (fra campionato e coppa), di cui 22 da titolare, impreziosite da 2 reti (di cui uno al Kelen SC - avversario che evidentemente gli porta bene - abbattuto da un suo gol di destro da oltre il limite dell’area realizzato con un missile nel sette che assicura ai suoi il momentaneo pareggio, in una sfida vinta poi 1-4) ma anche ‘appesantite’ dalle solite sanzioni disciplinari: ben 7 ammonizioni e un cartellino rosso.
Levente Hegedus arriva quindi al Lecce con uno score di 175 partite disputate ufficialmente fra campionati giovanili e tornei senior (delle quali 135 da titolare), impreziosite da 53 gol.
Il ritratto di Levente Hegedus presentato da Football Manager 2023 parla di un giovane centrocampista offensivo, di piede destro e personalità equilibrata, alto 179 centimetri (poi corretti a 181 con la versione aggiornata del videogame manageriale, con un aumento di 6 centimetri rispetto alla release dell’anno precedente, a conferma della crescita della sua statura avvenuta in pochi mesi) e con un peso forma di 67 chilogrammi. E’ un giocatore spiccatamente offensivo, che può essere schierato come regista avanzato, come trequartista o addirittura come uomo d’area di rigore, come falso nueve o come seconda punta, se la situazione lo richiede.
Fra i suoi punti di forza, troviamo senza dubbio il dribbling: la capacità di attuarlo efficacemente lo rende un avversario difficile con cui scontrarsi. Inoltre, possiede un discreto ritmo di gioco. Di contro, Hegedus deve lavorare per migliorare i cross, deve dare più consistenza al suo gioco e deve soprattutto profondere i suoi sforzi e il suo lavoro sull’accrescimento dell’indice della forza e sul raggiungimento della forma fisica ottimale.
Hegedus è veloce, rapido, agile e si muove con una dose importante di aggressività. Ha un buonissimo repertorio di finte e riesce a smarcarsi quando è in possesso di palla con facilità. Ha inoltre un buon grado di finalizzazione. E’ determinato, ha un valido intuito e dà ampio spazio alla sua fantasia quando calca il campo. Ha bisogno, però, di integrare al suo gioco la visione complessiva e aumentare la percentuale di successo dei tiri da lontano. E’ comunque un elemento carismatico, come dimostra il fatto che in passato ha indossato la fascia di capitano negli organici in cui ha militato.
L’abilità attuale di Hegedus secondo Football Manager 2023 è pari a 33/100, mentre quella potenziale può toccare quota 47/100. Si tratta di un prospetto abbastanza interessante.
Levente ha un legame particolare con l’Italia: il suo motto, così come riportato sul suo profilo Instagram, è ‘le tre cose più difficili della vita: fidarsi, credere, perdonare’, proprio scritto nella nostra lingua. Inoltre, in passato ha postato sui social alcune foto che lo ritraevano in attività con la frase ‘Caos perfetto’. Infine, simpatizza per la Juventus: ha visitato lo Stadium non molto tempo fa, immortalandolo in una sua storia su Instagram.
Sicuramente, il fatto di conoscere la lingua di Dante faciliterà l’ambientamento di Levente fra i giovani calciatori giallorossi. Dobbiamo solo pazientare e sperare che il duro lavoro che affronterà, unito alla sua enorme voglia di crescere e di affermarsi, dia i suoi frutti e lo arricchisca sia come persona sia come sportivo. E, chissà, se un giorno potrà ricalcare le orme di un altro illustre predecessore magiaro passato dal Salento: Istvan Vincze. Noi glielo auguriamo di cuore.
Üdvözöljük, Levente!