De Picciotto: "Non ho mai voluto il male del Lecce"
L'INTERVISTA
Renè De Picciotto, imprenditore italo-svizzero e fino all’altro ieri azionista di maggioranza dell’Unione Sportiva Lecce, ha deciso di rompere il silenzio e rilasciare alcune dichiarazioni al Nuovo Quotidiano di Puglia per spiegare le ragioni che lo hanno spinto a lasciare il club giallorosso. Ecco di seguito le sue parole:
COMUNICATO
“Nel comunicato diffuso dal club c’è praticamente tutto. Posso aggiungere solo poche cose. Innanzitutto mi consenta di augurare i migliori successi al club ed a tutti i soci. Ci tengo a dire che in questi anni non ho mai voluto il male del Lecce, ho sempre agito per il bene della società. Il rapporto con i leccesi? Non cambia perché l’affetto che nutro per la città rimane immutato”.
PALAZZO BN
“Vendita di Palazzo BN? Fantasia, solo fantasia. Non ho alcuna intenzione di vendere. In questo periodo sto solo facendo ciò che avevo anticipato in un’intervista rilasciata nei mesi scorsi al Nuovo Quotidiano di Puglia. Essendo arrivato alla soglia degli 80 anni d’età sento la necessità di mettere un po' d’ordine per il futuro affinché la mia famiglia, che non abita in Italia, non abbia problemi nell’affrontare la gestione di quello che un giorno lascerò”
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Tutto quello che è accaduto nelle ultime settimane, con la promozione del Lecce in Serie A, non ha cambiato la decisione di Renè De Picciotto, che ormai aveva deciso di lasciare il club salentino. Adesso, quindi, si ripartirà con una compagine societaria altrettanto strutturata grazie ai sacrifici compiuti dal presidente Saverio Sticchi Damiani, che ad oggi detiene il 54.6 % delle quote e rappresenta il maggiore azionista della società salentina, ed all’ingresso dei nuovi soci. Il Lecce ha basi solide sulle quali costruire il proprio futuro.