Tragedia sul lavoro a Lecce: 72enne perde la vita cadendo da un'impalcatura
Ingegnere 72enne cade da un’impalcatura in un cantiere nel centro di Lecce: aperta un'inchiesta per accertare le cause della tragedia
Un grave incidente sul lavoro ha scosso il centro di Lecce ieri, quando un ingegnere di 72 anni, Antonio Greco, originario di Aradeo, è deceduto a seguito di una caduta da un’impalcatura. L'incidente è avvenuto in un cantiere di via Lamarmora, dove è in costruzione un nuovo complesso residenziale, situato a pochi passi da piazza Mazzini.
Greco, titolare di uno studio tecnico, si trovava sul posto per effettuare un sopralluogo e redigere un preventivo in vista di un possibile appalto con la ditta incaricata dei lavori. La caduta, avvenuta dal primo piano dell'edificio, è stata fatale. All'arrivo dei soccorritori del 118, purtroppo, non è stato possibile fare altro che constatare il decesso dell’uomo.
Sul luogo dell'incidente sono giunti i carabinieri e gli ispettori dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) per avviare un'indagine approfondita. Si cerca di chiarire la dinamica esatta dell'accaduto e di accertare eventuali responsabilità, in un contesto che riporta l’attenzione sulla sicurezza nei cantieri e sulle misure preventive da adottare per tutelare la vita dei lavoratori.
“Non ci sono più parole per descrivere la nostra rabbia e il dolore di fronte all’ennesimo incidente mortale verificatosi questa mattina in un cantiere edile a Lecce ai danni di un lavoratore di 72 anni”, dicono il Coordinatore territoriale della Uil di Lecce, Mauro Fioretti, e il Segretario generale della Feneal-Uil di Lecce, Salvatore Listinge. “Sappiamo tutti che il settore edile è più assoggettato ad incidenti gravissimi, molti dei quali, purtroppo, mortali. E allora com’è possibile che, a un’età così avanzata, si debba ancora rischiare la vita sul lavoro? La morte di quest’uomo deve farci interrogare non solo sui cronici problemi della sicurezza dei cantieri, - sottolineano Fioretti e Listinge - ma anche su un’altra realtà a nostro avviso inaccettabile: è giusto che i lavoratori anziani debbano affrontare situazioni lavorative che mettono a repentaglio la loro vita? Non è questa una sconfitta del nostro sistema sociale e previdenziale? È urgente un’attenzione su questo da parte del Governo, è necessario un impegno serio e immediato per rivedere le condizioni di lavoro degli anziani, garantendo loro la possibilità di vivere gli ultimi anni della propria vita con dignità e sicurezza, senza dover rischiare la propria salute e la propria vita su un cantiere. Così come è necessario aumentare le ispezioni, intervenire sulla formazione e la precarietà, nonché istituire il reato di omicidio sul lavoro come la Uil chiede da tempo a livello nazionale. La nostra campagna ‘Zero Morti sul Lavoro’ andrà avanti finché non raggiungeremo questi obiettivi: dobbiamo mettere la parola fine a queste stragi”.