Salernitana, Sabatini smentisce: "Liverani non è a rischio"
Le parole del dirigente granata sul possibile esonero dell'ex tecnico del Lecce
Walter Sabatini, dirigente della Salernitana, ha parlato ai microfoni di RadioSerieA mettendo al sicuro al momento la panchina di Fabio Liverani:
Non è in bilico. La sua è una panchina salda. Abbiamo scelto Liverani per le sue capacità, per quello che sta mostrando già in allenamento e in campo. Penso anche alla partita persa dolorosamente con il Monza ma nella quale abbiamo visto che c’è un allenatore in panchina che ha lanciato messaggi positivi, responsabilizzazione della squadra. Adesso gli serve anche un pizzico di fortuna perché contano i risultati e non le chiacchiere. Succederà, ne sono sicuro.
Ritiro da giovedì
La formazione granata andrà in ritiro a partire da giovedì, per affrontare con maggiore concentrazione la sfida contro l’Udinese, in programma sabato alle 15.
Ma non è punitivo, servirà per unire le forze. Quello punitivo è un’invenzione bellica che non ha senso. Adesso serve cementare all’interno dello spogliatoio un modo di vivere e un modo di essere. Ora è un’idea che va sostenuta e implementata aumentando la nostra autostima e provando a fare un’impresa a ora impossibile. Gli ultimi risultati hanno fatto crollare le speranze. Ho il diritto di crederci ancora perché vedo calciatori con margini di miglioramento importantissimi.
L’ultima corsa
Infine, Sabatini ha confermato che quella con la Salernitana sarà l’ultima sua avventura da dirigente:
Danilo Iervolino è forse l’ultimo degli imprenditori italiani a mettere tanti soldi nel calcio. Lui lo fa con intelligenza, con devozione perché innamorato della città e della squadra. Dispiace che venga offeso perché non merita questo trattamento. Lui è molto intelligente e merita rispetto oltre che i tifosi gli devono rispetto. Ma non sono il parafulmine di nessuno perché si protegge da solo. Al presidente ho semplicemente detto che sarò con lui in qualsiasi emergenza o qualsiasi scenario. La Salernitana sarà la mia ultima squadra. Non sono ingenuo nel dire in che pasticcio mi sarei buttato. E nel pasticcio mi ritrovo fino al collo e me la godo perché amo Salerno.