Lecce-Frosinone, due episodi VAR per l'arbitro Zufferli
L'analisi degli episodi arbitrali della sfida tra Lecce e Frosinone, giocata ieri al Via Del Mare e vinta 2 a 1 dai giallorossi
Luca Zufferli è un arbitro giovane, classe 1990, e ieri ha diretto la sfida tra Lecce e Frosinone, vinta 2 a 1 dalla squadra di D’Aversa grazie al gol nel finale di Ylber Ramadani.
Il direttore di gara ha avuto tanto da fare ed è stato richiamato per ben due volte dal VAR Mazzoleni, in occasioni di due potenziali calci di rigore per gli ospiti.
Contatto Brescianini-Gendrey
Qualche minuto dopo il vantaggio dei giallorossi siglato da Roberto Piccoli, il fischietto dell’incontro ha assegnato un calcio di rigore per un contatto tra Brescianini e Gendrey. Al momento del fischio è sembrato sicuro della sua decisione, ma rivedendo le immaigni con l’ausilio del VAR ha cambiato la scelta, optando per un fallo in attacco del centrocampista frusinate. In effetti, pare proprio che la mezz’ala scuola Milan trascini per terra il terzino francese, che allora cade e lo travolge.
Contatto Monterisi-Blin
In questa occasione, invece, Zufferli inizialmente ha lasciato correre, salvo poi ritornare sui suoi passi sempre con l’aiuto delle immagini del VAR. A dir la verità, anche in diretta è sembrato netto il calcio rifilato dal centrocampista francese nei confronti dell’ex Lecce. Alla fine, il direttore di gara ha assegnato il penalty e Kaio Jorge ha realizzato la prima rete in Serie A della sua carriera.
Contatto Banda-Monterisi
In questo caso Zufferli è stato molto attento alla dinamica e vicino all'azione tanto da non farsi ingannare da Banda, caduto in area dopo un leggero tocco di Monterisi. In questa circostanza, il direttore di gara ha perfino graziato l’esterno giallorosso che avrebbe meritato anche il cartellino giallo.
Nel complesso la sua direzione di gara è stata sufficiente, sebbene sul suo giudizio pesino gli errori riguardanti i due potenziali calci di rigore per il Frosinone. Zufferli, infatti, in presa diretta ha assegnato il calcio di rigore inesistente e lasciato giocare quando il penalty era netto. Nella gestione dei cartellini e dei falli, infine, è stato attento ed ha seguito un metro di giudizio lineare.