Piedi per terra, il Lecce è quarto
L’editoriale di Marco Marini
Partita sporca quella vinta con merito dal Lecce contro la Salernitana al Via del Mare. Una gara giocata sull'intensità, marcatura uomo contro uomo, preventive e grande pressione sia dall'una che dall'altra parte. Il Lecce, ormai l'abbiamo capito, ha tra le sue qualità proprio la voglia di lottare, di non subire mai gli avversari ed i ragazzi si aiutano, corrono uno per l'altro, mantengono le distanze tra i reparti e questo consente, soprattutto alla fase difensiva, di subire poco.
Chiaramente queste sono le intenzioni, poi ci sono anche gli avversari e la Salernitana come codici di comportamento non si discosta molto da quelli giallorossi: Paulo Sousa mette perfettamente in campo i suoi uomini, lo spirito è da combattimento e si è assistito ad una partita tattica che nello stesso tempo ha vissuto di guizzi, intuizioni e giocate interessanti.
Krstovic messo titolare da D'Aversa ha risposto nuovamente presente: secondo gol consecutivo di testa per questo ragazzo che sembra avere le caratteristiche proprie dei numeri nove di spessore. Il tecnico giallorosso ha schierato il Lecce con il 4-3-3: davanti a Falcone, Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gallo; a centrocampo Ramadami con a destra Kaba ed a sinistra Rafia, in attacco lo stesso Krstovic con Banda e Almqvist. Non tutti gli uomini hanno reso per quello che ci si aspettava, sia tra i titolari che tra le riserve.
A nessuno può essere rimproverata la mancanza di voglia, di dedizione però ci sono alcuni limiti che devono essere corretti quanto prima, non si può sperare di essere sempre salvati dai pali. I buchi a centrocampo si vedono tutti e come li vediamo noi, semplici spettatori, li vedono anche i calciatori avversari. Non tutti fanno il movimento giusto, stavolta non faremo nomi ma è bene che si resti concentrati sempre, perché la serie A è un campionato tosto e gli avversari difficilmente perdonano. I centrocampisti devono essere in grado di fare per bene entrambe le fasi, non si può pensare che farne una sola basti, perché prendere gol grazie ad un buco che si poteva coprire, può essere molto complicato da recuperare.
D'Aversa, del quale apprezziamo sempre di più la pragmaticità mista alla voglia di non mollare nulla, sa perfettamente a chi ci riferiamo e siamo certi che farà in modo da registrarne i movimenti. Il Lecce ha vinto per due a zero, Strefezza su rigore ha bissato il gol di Krstovic, ora ci sarà la pausa per consentire le partite delle nazionali. Il rientro sarà a Monza, contro una formazione forte che vorrà vincere tra le mura amiche. Il Lecce, di contro, avrà la possibilità di allenarsi e di integrare tutti i nuovi arrivati. La formazione giallorossa sembra essere completa, anche l'atteggiamento del nuovo innesto Piccoli ci è piaciuto molto, questo consente a Roberto D'Aversa di gestire uomini e sostituzioni, cosa che sta facendo benissimo.
Il Lecce è al quarto posto in classifica, in concomitanza con la Juventus, sono soltanto tre le giornate disputate ma nel Salento già si sogna. Piedi per terra invece e che non si perda mai l'obiettivo stagionale, o meglio i tifosi possono anche sognare, gli addetti ai lavori no. La salvezza rappresenta il traguardo, tutto il resto è contorno. Bello si, ma ad agosto resta un contorno.