header logo

La parentesi alla Sampdoria

Lui era reduce dall’ottimo torneo all’Empoli, mentre io ero il ds della Sampdoria, con Massimo Ferrero presidente. 

Così iniziò una collaborazione che si è rivelata proficua che durò tre stagioni ricche di soddisfazioni. Nelle prime due centrammo il decimo posto, mentre nella terza conquistammo la nona posizione. 

La squadra esprimeva un bel calcio. A Marco arrivò la chiamata da parte del Milan, una chance importante per chiunque. Con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto anche sul piano umano perché è una persona di spessore. 

Le caratteristiche di Giampaolo

Definirei Giampaolo un “artigiano del campo di calcio”. Lui lo studia, matura le sue idee e prova ad applicarle dando una organizzazione alle formazioni che guida. 

Gli piacciono le squadre che esprimono un buon calcio, predilige il possesso palla. Ma le sue scelte dipendono anche dai calciatori che ha a disposizione. Né potrebbe essere diversamente perché sono loro a dovere mettere in atto le strategie che detta.

Marco sa entrare immediatamente in sintonia con il gruppo e con i singoli giocatori che allena perché è un empatico, nonostante non parli tantissimo.

Notizie correlate
Giampaolo per retrocedere? Informarsi prima di parlare
L’infortunio di Cabal spaventa la Juventus: Giuntoli pensa a Dorgu. Le ultime

💬 Commenti