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Tutte le emozioni che regala la pallacanestro le abbiamo viste nella partita di oggi.
Con una infermeria da roster di prim’ordine, Nardò ha giocato con soli 6 giocatori: un solo cambio che a turno faceva riposare uno del quintetto base.
Una vera emergenza, insomma, inevitabile anche per il mancato arrivo per tempo del cartellino di Smith, rimasto fuori rosa.
La partita è stata ben giocata, sia tatticamente che sotto il profilo agonistico. 

Ottima partita del Nardò


Abbiamo pagato la solita flessione nervosa del terzo quarto ma, a differenza di quel che accadeva qualche tempo fa, Nardò si è ripresa. 
Un quarto - quarto entusiasmante ha fatto recuperare Nardò, arrivato a pari punti con Milano a 10 secondi dalla fine.
L’ultimo possesso ha premiato Milano. 
Ma nulla si può rimproverare ai sei giocatori che ci hanno messo impegno e cuore, tenendo un ritmo altissimo fino all’ultimo secondo di gioco.
 

Ottima partita di tutti, salvo qualche sbavatura comprensibile quando si gioca senza avere tempo per respirare e senza potersi permettere falli, perché non ci si poteva permettere di uscire per cinque.
Se dall’altra parte non ci fosse stato un nostro ex giocatore (Amato) che ha segnato ben 26 punti (compreso l’ultimo canestro a 2 secondi dalla fine), avremmo portato a casa questa vittoria.
 

Portiamo solo dignità e speranza, ottime premesse per quando recupereremmo qualche giocatore.
MVP ancora una volta Stewart, che ha segnato nei momenti decisivi.

Maria Daniela Libetta

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