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L'ex direttore sportivo del Lecce, Mauro Meluso, è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola per analizzare il momento che si vive in casa Fiorentina. 

Ecco di seguito le sue parole, con una considerazione anche sul mercato dei viola, soprattutto riguardo gli acquisti compiuti davanti e dietro. Ricordiamo che il club toscano ha acquistato Marin Pongracic dal Lecce per circa 15 milioni di euro in estate per sostituire il partente Nikola Milenkovic

Credo che i viola abbiano cambiato molto rispetto alla passata stagione. C'è bisogno di assestamento e di un percorso quando cambi modulo e metodologia di lavoro. Non necessariamente si può essere competitivi subito. 

La Fiorentina ha mostrato a tratti buone cose. Non mi è piaciuta l'impostazione nell'ultima gara. Dietro secondo me la Fiorentina ha perso un giocatore solido e forte come Milenkovic, adesso vediamo come si inseriranno i nuovi. Vedremo se la difesa sarà all'altezza come negli anni passati. Sono convinto che i viola abbiano qualcosa in più davanti e qualcosa in meno dietro. 

Il pareggio di Empoli 

Partiamo da un presupposto. Io sono un addetto ai lavori ma del caso specifico sono esterno e ed è difficile quindi giudicare. Uno si basa su ciò che vede e legge. E' stato fatto un ottimo lavoro sul mercato. Pradè ha fatto, secondo le possibilità della Fiorentina, del suo meglio per allestire una formazione competitiva a Palladino. 

Penso che la Fiorentina sia migliorata nel reparto offensivo anche se magari manca qualcosa dietro. L'impostazione ad Empoli non mi è piaciuta però. E' vero che si sono dei momenti in cui devi riuscire a portare dei punti a casa al di là di tutto il resto, ma una squadra come i viola nelle trasferte abbordabili dovrebbe osare di più. Lo dico con rispetto da osservatore esterno.

marin pongracic

Cambiamenti in attacco ed in difesa 

Sicuramente sono stati presi giocatori importanti. Gudmundsson ha fatto molto bene con il Genoa ma è da poco che si è lanciato verso obiettivi importanti. Lo stesso Kean che veniva da annate non buone. Ci vuole tempo per tutto. Sono stati cambiati molti uomini e lo staff tecnico. 

Non c'è più purtroppo Barone e anche quella è una cosa che dovrà essere metabolizzata. I dirigenti sono un punto di riferimento e lui lo era. La piazza deve stare vicino alla squadra e alla società e avere pazienza, dare tempo. 

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