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Appena tre giorni di “riposo” ed il Lecce, Martedì alle 17.00, si ritufferà nel campionato andando ad affrontare la sorpresa di questo torneo, il Venezia. Dopo la convincente vittoria contro il Chievo Verona, Corini ed i suoi vivranno un altro scontro diretto, stavolta fuori casa, contro la squadra che ha gli stessi identici punti dei giallorossi ed è al quarto posto in classifica. I lagunari, allenati da Paolo Zanetti, hanno un sistema di gioco un po' camaleontico ma un concetto di sviluppo ben preciso. Sulla carta partono con un 4-3-3 molto aggressivo, ma allo stesso tempo duttile. Possiamo dire che la squadra di Zanetti offende in un modo, difende in un altro ma nell'arco della stessa partita può cambiare più volte impostazione tattica. Il tecnico ha plasmato i suoi uomini, proseguendo il lavoro di Dionisi dello scorso anno, con dei concetti ben delineati che il gruppo interpreta al meglio. Anche l'organico che ha a disposizione è di tutto rispetto: Forte, Aramu, Mazzocchi, Fiordilino, Vacca solo per fare qualche nome, sono elementi di categoria, duttili e che hanno sposato l'idea di calcio del loro allenatore. Non per niente il Venezia è considerata la “sorpresa” del campionato e si conferma, di partita in partita, una formazione difficile da affrontare. Zanetti, in vista del secondo dei tre impegni ravvicinati ha già avvisato che farà una rotazione di uomini e non potrebbe essere diversamente. Il Venezia, reduce dal pareggio contro l'Ascoli (ridotto in 10 uomini), nelle ultime cinque partite ha collezionato una sconfitta, due pareggi ed altrettante vittorie. Il Lecce dovrà stare attento alla velocità dei neroverdi, alla vena realizzativa di Forte, alle invenzioni di Aramu, alla capacità di cambiare passo di Mazzocchi ma anche alla verve di Di Mariano, alle geometrie di Vacca; insomma una partita che avrà tante letture e che Corini unitamente ai sui uomini dovrà preparare al meglio. Non ci sarà Meccariello, squalificato per una giornata dal giudice sportivo e, con tutta probabilità, verrà sostituito da Pisacane; mentre per Dermaku, dopo tanti mesi di infortunio e gli ultimi giorni di inattività si dovrà attendere che un fisico strutturato e possente come il suo ritrovi la forma senza correre rischi di altre ricadute. Il tecnico giallorosso ha ampia scelta e suo malgrado dovrà fare turnover anche lui: d'altronde si dice e si scrive da più parti che l'organico sia di alto livello, quindi non si può pensare che dietro agli undici schierati da titolari nelle ultime prestazioni ci sia il vuoto. Se l'organico è buono nella sua interezza, e di questo ne siamo convinti, sono schierabili anche coloro che in queste ultime partite hanno giocato di meno. Siamo certi che Corini ci penserà fino alla fine ma proviamo ad azzardare la formazione: davanti a Gabriel giocheranno Maggio (il giovanotto dovrà gestirsi, l'ha già fatto in passato e non abbiamo dubbi che vista la sua grande esperienza non lo faccia nuovamente senza far soffrire la squadra), Lucioni, Pisacane e Gallo (l'ex Palermo ha disputato solo quarantacinque minuti contro il Chievo); a centrocampo Majer (anche per lui solo 45 minuti contro il Chievo), Hjulmand (diffidato e convocato con l'under 21 danese, potrebbe saltare la Salernitana) e Bjorkegren; dietro le punte, probabilmente Rodriguez e Pettinari (Coda ha subito una botta contro il Chievo e vedremo se riuscirà a smaltirla), c'è un altro dubbio che riguarda il trequartista: Henderson o Mancosu? La scelta potrebbe ricadere ancora su Henderson che contro il Chievo non ha disputato tutta la gara, anche se Mancosu non ha sfigurato nella mezz'ora in cui è stato impiegato. Il discorso è che l'allenatore giallorosso, ruotando almeno tre elementi dall'inizio, che poi potrebbero entrare a partita in corso, per mezzo delle cinque sostituzioni, potrà far rifiatare nel corso della gara almeno nove undicesimi di coloro che hanno giocato sabato e che dovranno giocare nuovamente contro il Frosinone dopo appena tre giorni. Dovrà considerare che tutti i suoi colleghi faranno la stessa cosa, perchè la condizione atletica nella serie B è fondamentale; anche se un calciatore vive un momento di stagione in cui gioca meglio della sua “riserva” non può essere ridotto ai minimi termini, rischiando prestazioni sotto tono o peggio, infortuni muscolari. Tra poco più di ventiquattro ore conosceremo le scelte del tecnico giallorosso, ma l'aspetto più importante che prescinde da chi scenderà in campo, è quello di “vivere” anche contro il Venezia lo stato d'animo da “ultima spiaggia” e dovrà essere così contro chiunque, fino alla fine. Troppi punti lasciati per strada non permettono al Lecce di crogiolarsi su buone prestazioni e vittorie ottenute. Quando si vuole trasformare un sogno in realtà, niente deve ostacolare il tuo cammino.
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