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Il Lecce di Corini è ancora un cantiere aperto dal quale andranno via alcuni giocatori e nel quale arriveranno degli altri. Nel frattempo, però, la prima gara di campionato contro il Pordenone ha già dato delle indicazioni ben precise sulle quali ci si può soffermare Innanzitutto è necessario analizzare la prestazione di chi c’era già. Gabriel e Lucioni sono sembrati i più in palla della vecchia guardia, nonostante la retrocessione vissuta sulla propria pelle ed il cambio in panchina. Il portiere brasiliano ha mostrato sicurezza e personalità, così come il centrale ex Benevento, rivelatosi il migliore del reparto arretrato. Discorso diverso, invece, riguarda gli altri superstiti della Serie A. Meccariello e Calderoni hanno avuto un approccio molle al match, ma durante la gara hanno saputo riprendersi e, soprattutto il terzino, è stato in grado di creare diversi pericoli alla difesa avversaria. A dire il vero, anche il centrale ex Brescia è andato vicino al gol del vantaggio, ma nella prima frazione una sua disattenzione stava per costare molto cara ai salentini. Petriccione e Mancosu, poi, non hanno fornito una prestazione all’altezza delle loro qualità, sebbene entrambi abbiano giocato meglio nella ripresa, provando a dare fluidità ed imprevedibilità alla manovra giallorossa. Majer, infine, ha giocato in un ruolo inusuale, nel quale non lo avevamo mai visto all’opera, disimpegnandosi con grinta e voglia di fare, seppur la sua prestazione nel complesso sia stata appena sufficiente. Dai nuovi arrivati, invece, ci sono stati segnali positivi e confortanti, che lasciano ben sperare anche per il futuro. Zuta è sembrato un difensore duttile, capace di giocare a destra come a sinistra ed in grado anche di proporsi in avanti con il pallone tra i piedi. Henderson e Coda, dal canto loro, non avevano bisogno di presentazioni. In ogni caso, i due si sono dimostrati giocatori di categoria, con lo scozzese parso più in condizione dell’attaccante napoletano. Quest’ultimo, in alcuni tratti del match, è stato lasciato troppo solo ed ha dovuto combattere contro i due centrali friulani. Per ultimo è doveroso analizzare la prova di Listkowski, esterno d’attacco che ha impressionato tutti per qualità e temperamento. Nonostante fosse alla sua prima apparizione in Serie B, il giovane polacco ha dimostrato grande personalità, chiamando spesso il pallone e provando più volte la conclusione dalla distanza. Solo il palo gli ha negato la gioia del gol, ma il 19 ha tutte le carte in regola per diventare un vero colpo di mercato. Tra vecchi, nuovi e big con la valigia in mano, è tutto ancora in divenire. La prima giornata ha permesso a tutti di vedere le caratteristiche degli ultimi acquisti e valutare la voglia di restare dei giocatori di maggior valore. Il mercato chiuderà tra una settimana e solo allora si potrà davvero iniziare ad analizzare la rosa, cercando di capire dove potrà arrivare questa squadra.
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