header logo

Si è chiusa alle ore 20.00 la finestra di calciomercato invernale, una sessione complicata per il Lecce, sia per quel che riguarda le uscite ma anche per quanto riguarda i nuovi arrivi che da sabato potranno vestire la maglia giallorossa.

Complicata soprattutto in uscita, con i mal di pancia da gestire e gli esuberi da piazzare; alla fine poi si é complicata anche in entrata a causa dell'infortunio accaduto ad Adjapong.

Analizziamo i casi più importanti sia in un senso che nell'altro.

Pippo Falco

Contrariamente a quanto accaduto con Tachtsidis e Mancosu, il fantasista non ha voluto credere alla buona fede del Lecce. L'antefatto dice che in periodo precedente al Covid gli fosse stato promesso un adeguamento del contratto, anche in caso di serie B; poi é successo l'irreparabile: stadi chiusi, sponsor assenti, diritti televisivi negati, ma il Lecce ha voluto accontentare lo stesso il calciatore, non solo offrendogli un ritocco sul contratto, ma facendo un patto col quale inseriva una clausola che ne avrebbe agevolato l'uscita. Da una parte per accontentarlo, dall'altra per dimostrargli che non era vero che mezza Europa e mezza Italia di serie A lo volesse come aveva pensato. Proprio con l'inserimento di quella clausola, si é scoperto che nessuno ha bussato alla porta del Lecce, se non la Stella Rossa, appunto, che non ha pagato neanche per intero il milione e mezzo di euro, una cifra ridicola per il valore del ragazzo. Peccato che Falco non se ne sia accorto!

Stefano Pettinari

Anche l'attaccante non ha avuto un comportamento esemplare. Rientrato dopo il fallimento del Trapani, ha trovato poco spazio. Contrariamente a Falco, aveva mercato ma alla fine le sue pretese economiche non sono state soddisfatte: chiedeva troppo in un periodo economico pessimo per tutti. Conclusione? Resta a Lecce, dichiarerà ancora di essere infortunato? Lo aspetta tanta tribuna e forse qualche multa. Una stagione sprecata.

Altre operazioni

A parte il prestito di Dubiskas, la rescissione di Lo Faso e qualche operazione “minore” riguardante Rossettini e i giovani, si può dire che la fase in “uscita” si sia conclusa così.

Mercato in entrata

Fabio Pisacane

Il centrale ex Cagliari era il profilo che Corvino cercava per puntellare una retroguardia ridotta ai minimi termini. Esperienza e caratteristiche diverse dai difensori in organico (rapidità e senso dell'anticipo) hanno convinto il Lecce a puntare su di lui, nonostante la non più giovanissima età.

Boban Nikolov

Si cercava una mezz'ala con determinati codici e cioè che sapesse giocare dietro alla linea della palla e che portasse sostanza e copertura al centrocampo. Il profilo del macedone risponde a questi requisiti, deve ancora ambientarsi in un campionato diverso dal suo, anche se l'esperienza non gli manca avendo partecipato sia ai preliminari di Champion's che all'Europa League in carriera.

Morten Hjulmand

Il giovane regista danese, nazionale under 21, è giunto a Lecce come alternativa a Tachtsidis. Il greco, senza preparazione atletica causa Covid, a volte ha bisogno di rifiatare nell'arco della partita, i suoi cali di tenuta sono spesso coincisi con l'arenarsi della manovra. Il danese ha già debuttato ed ha già laciato un'ottima impressione.

Guven Yalcin

Parrebbe il fiore all'occhiello del mercato in entrata. Il ragazzo è una promessa, inserito tra i 50 giovani migliori a livello europeo, ha caratteristiche che nessuna punta in organico può vantare. É una seconda punta che va ad arricchire la batteria degli attaccanti, uno che salta l'uomo, spazia su tutto il fronte d'attacco ed ha anche un gran tiro dalla distanza.

Christian Maggio

L'ultimo arrivato, sul filo di lana, non per questo meno importante degli altri, se non altro perchè viene a colmare il vuoto lasciato da Adjapong a causa del grave infortunio patito dall'ex Sassuolo. Maggio è sicuramente avanti con l'età ma è un professionista esemplare ed un calciatore integro; ha già otto presenze in serie A in questa stagione, 34 in B lo scorso anno condite da 3 gol. Darà anche lui una mano alla retroguardia giallorossa fino alla fine del campionato, poi si vedrà. Tirando le somme ci sentiamo di evidenziare soltanto che Vigorito (aveva espresso il desiderio di giocare) non ha trovato estimatori e resterà a Lecce per fare il secondo portiere, mentre gli altri, chi più e chi meno, possono ritenersi soddisfatti. In primis proprio Eugenio Corini che si è visto colmare in sede di mercato quei “buchi” che c'erano in organico.
Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"

💬 Commenti